You are here: /

SOILWORK: A PREDATOR'S PORTRAIT

data

12/11/2005
89


Genere: Thrash Death Melodico
Etichetta: Nuclear Blast
Anno: 2001

Con il terzo lavoro “A Predator’s Portrait” gli svedesi Soilwork sono chiamati a confermare quanto di buono fatto in precedenza e dimostrare alla Nuclear Blast, che li ha appena messi sotto la sua ala protettrice, se sapranno rivelarsi l’ennesima gallina dalle uova d’oro. Il precedente “The Chainheart Machine” era uno schiaffo in faccia al thrash svedese, che polverizzava tutti i (allora ancora pochi) concorrenti e si collocava a ridosso del capolavoro “Slaughter Of The Soul” dei maestri At The Gates. Con “A Predator’s Portrait” i Soilwork cominciano a sperimentare, a giocare con il loro sound, per evitare giustamente di rimanere invischiati nel riciclo di loro stessi; l’opener “Bastard Chain” è una mazzata terribile, e non aggiunge granchè di nuovo al Soilwork sound, se si escludono gli arrangiamenti. E’ con la seguente “Like The Average Stalker” che Speed e compagni scoprono le carte; un pezzo quasi progressivo, dove possiamo ascoltare per la prima volta l’ugola pulita di del massiccio singer. “Needlefeast” sublima le due anime appena citate; è infatti ad una folla corsa tipicamente swedish che si contrappone lo splendido ed evocativo ritornello. Non rischiano di strafare i Soilwork, con “A Predator’s Portrait”, nonostante qualche pezzo a vuoto ci sia. E’ innegabile però che brani del calibro di “Grand Failure Anthem”, “The Analyst”, “Final Fatal Force” o la title-track abbiano dato il ritmo all’ondata neo death dalla scandinavia. E “A Predator’s Portrait” è anche il passo obbligato che la band deve compiere per raggiungere in modo indolore il successivo e magniloquente “Natural Born Chaos”. La classe non è acqua.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Razzodi

RHAPSODY OF FIRE, FREEDOM CALL, SECRET SPHERE
Plan B - Malmö

Non vedevo i Rhapsody (Of Fire), in qualsivoglia formazione, da un concerto di supporto agli Stratovarius al Palacisalfa di Roma il 27 aprile del 2000. Dopo un quarto di secolo, lo scorso 7 novembre, me li ritrovo a 500 metri da casa. Come non andare? A supporto dove...

Nov 30 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web