MOONSPELL: THE ANTIDOTE
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26/09/2003Ho sempre considerato i Moonspell una band assolutamente meritevole, che però, per un motivo o per l'altro, non è mai riuscita a diventare un vera 'big thing' nell'affollato mondo del metal; e dire che i presupposti ci sarebbero tutti... esperienza (debutto nel 1994 su Adipocere e due capolavori nei due anni immediatamente successivi su Century Media), talento, carisma. Forse il successo non ha mai baciato del tutto la band lusitana per via del fatto che Fernando e soci sono una band che ama rischiare, a cui piace rimettersi in gioco e in discussione. L'avevano fatto quattro anni fa con il controverso "The Butterfly Effect", un buon disco che paradossalmente pagava il dazio di essere troppo eterogeneo, quando poi 24 mesi fa "Darkness And Hope" ci faceva ripiombare negli oscuri meandri della malinconia gotica post-moderna. Era dunque, almeno per me, difficile prevedere cosa sarebbe potuto venire fuori da questo nuovo "The Antidote"; dopo diversi ascolti approfonditi e non, sono giunto alla conclusione che i portoghesi abbiano sfornato sostanzialmente un buon album, senza toccare particolati vette di eccellenza. Eh si, "The Antidote" è, purtroppo, solo un album discreto, bello, ben suonato e senza dubbio di classe, ma discreto. "In And Above Men" e la title track, concediamolo, sono due bei pezzi, dove Fernando dimostra una ritrovata aggressività (da inchino il growl sfoderato nell'opener, e a casa i dilettanti dell'ultima ora)e il resto della band costruisce, alle sue spalle, un base avvincente sulla quale il singer fa giostrare a proprio piacimento le sue oscure linee vocali. Ma "The Antidote" è anche un enorme opus di atmosfere e umori che, a lungo andare, non convincono e lasciano ben poco il segno; prolisso non è il termine giusto, ma il significato vuole essere quello...non noia, semplicemente poca incisività o, se vogliamo essere maligni, un songwriting a volte svogliato e non all'altezza nonostante la sentita convinzione della band di graffiare. E' un lavoro che non delude, questo dei Moonspell, ma che non si rivela poi così buono come la band ci aveva abituato in passato; conferma che i Moonspell hanno ancora intenzione di evolvere, di giocare con le loro composizioni, e "The Antidote" è qui a dimostrarlo.
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