MOJO POJO: MOJO POJO

Siamo in sudamerica, precisamente a Caracas, Venezuela, dove due fratelli studenti al college si trovano con altri due ragazzi per suonare la musica che a loro piace di più. Da una semplice voglia di stare insieme e fare musica nascono così i Mojo Pojo, e i quattro ragazzi iniziano a farsi conoscere facendo esibizioni live in giro per il proprio stato trovando consensi ed apprezzamenti. Questo fa sì che i Mojo Pojo decidano di impegnarsi in maniera decisa e produrre il loro primo disco, addirittura fondando una propria etichetta discografica che prende il nome di Angry Pojo Records. Il disco, che ha come titolo lo stesso nome del gruppo, è composto da undici tracce che spaziano dal prog rock alla fusion, sino ad inseriti che ammiccano al jazz (come ad esempio le molto belle linee di sax nella finale "Regreso"). Ad accompagnare la maggior parte delle canzoni c'è la voce calda del bassista Enrique Perez Vivas che passa indifferentemente dallo spagnolo all'inglese senza problemi (anzi devo dire che quasi la resa migliore del vocalist è proprio nei pezzi anglofoni), anche se ampi spazi sono lasciati a parti e divagazioni strumentali che in definitiva sono la parte più caratteristica dei Mojo Pojo. Complessivamente il disco si dimostra fresco ed apprezzabile grazie proprio alla capacità del gruppo di inventare ed adattare linee musicali diverse con molti cambi di tempo e ritmo all'interno anche dello stesso brano, mentre per quanto riguarda le parti vocali, seppur ben fatte, non c'è la stessa scintilla che scocca nella loro musica. 'Mojo Pojo' può esser definito un esordio di alto interesse per gli amanti del prog rock aperto a tutte le contaminazioni (astenersi puristi del genere quindi), e ci fa scoprire questa promettente band d'oltreoceano. Inoltre, leggiamo della press release del disco che i Mojo Pojo stanno già lavorando alle tracce per un secondo lavoro: noi speriamo continuino in questa direzione per migliorarsi ancora e potersi affermare in maniera definitiva a livello globale.