MIDNATTSOL: WHERE TWILIGHT DWELLS
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14/03/2005Dei Midnattsol e del loro debutto su cd si è parlato per mesi e non certo a caso: la band norvegese con un solo demo all'attivo ha strappato un contratto all'attivissima Napalm Records e il brano "Desolation" tratto dal medesimo demo, ha stazionato ai primi posti delle classifiche dei brani (legalmente) più scaricati nel settore metal per mesi; in aggiunta a ciò la vocalist della band, Carmen Espanaes, altra non è se non la sorellina minore di Liv Kristine Espanaes ex musa vocale dei Theatre Of Tragedy, dotata già di un precoce talento vocale, che ha spinto Dani dei Cradle Filth a fare (inutilmente) carte false per averla come corista nel tour di "Nymphetamine".
Con queste premesse i Midnattsol erano attesi al varco per il loro debutto su disco ottico e fortunatamente la band non ha fallito, ma anzi ha prodotto un'opera estremamente affascinante e di sicura presa sull'ascoltatore.
Già dalla cover, dove un'affascinante Carmen immersa in un mellifluo paesaggio tipicamente norvegese, sfoggia un sorriso a metà tra il dolce e l'inquietante, emerge un primo accostamento: Kari Rueslatten e i primi The Third And The Mortal; infatti proprio la bellissima e talentuosa vocalist e il suo gruppo originario sono una delle influenze primarie dei Midnattsol in brani come "Unpayable Silence", "Desolation" e "Pa Leting", intrisi di poesia dark e influssi folk norvegesi.
Non poteva poi mancare l'influenza dei Theatre Of Tragedy ("Infinite Faerytale", "Dancing With The Midnight Sun") ma la bravura dei Midnattsol sta nell'evitare i luoghi comuni del gothic, accostando ad una verve sinfonica un'irruenza metal sconosciuta ai gruppi del genere ("Another Return", "Lament" e "Haunted").
A tutto ciò va aggiunta l'ottima prestazione di Carmen (già dotata di mezzi vocali di tutto rispetto) seguita da una band, che non si limita ad accompagnarla ma che invece fa di tutto per aumentare la potenza (dove necessario) e la magia dei brani, evitando di lasciare la brava vocalist a sostenere con la sola voce l'intero apparato musicale (cosa che troppo spesso accade nei dischi di questo genere). Il valore di questo "Where Twilight Dwells" è aumentato da un bellissimo artwork e da una produzione chiara e potente al punto giusto. Insomma un esordio coi fiocchi ed un disco che si eleva dal marasma gothic grazie anche ad un sound personale e a brani inattacabili sotto ogni aspetto: acquisto consigliato.
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