MANUELE FRAU: Iter Subterraneum
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23/02/2018Per chi non lo avesse mai sentito nominare, Manuele Frau è un polistrumentista romano il quale, nonostante la relativamente giovane età, ha attraversato trasversalmente diversi generi musicali molto distanti tra loro tra i quali il crust powerviolence con i Dirty Power Game, il Doom con i Blackland e la new wave di classe nei Der Noir, dove si occupava del basso e della voce. Nella seconda opera del suo progetto solista, l’autore si dedica a qualcosa di molto distante rispetto a quanto fatto nelle formazioni in cui ha militato; si diletta a creare un mix di ambient, drone, noise elettronico - “Axis” - e kraut rock siderale, ottenuto attraverso la stratificazione di synth analogici che richiamano alla mente l'uso che ne facevano i Tangerine Dream, cesellato da chitarre di matrice progressive - “Descent” - e dai suoni oscuri emessi da creature abissali che non hanno mai visto la luce. Le tracce qui contenute giocano spesso sul filo della ridondanza (loop) e quando si è quasi giunti al limite della tolleranza ecco la svolta, il cambio di rotta che salva dalla ripetitività fine a se stessa, sempre sospesi in un atmosfera settantiana e senza gravità dove si ode l'eco di ciò che passa (astronavi, aerei) ed il tempo scorre leggero, anche se il concept dell'autore è un viaggio nelle viscere della terra. Tune in, turn on, flying.
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