MAJESTICA: Above The Sky
data
18/06/2019Dopo aver accantonato per alcuni anni le sue creature a nome Golden Resurrection e Reinxeed, causa il periodo trascorso con i Sabaton, Tommy 'Ciccio Bello' Johansson torna a far parlare di sè con la pubblicazione del cd di quello che dovrebbe rappresentare l'esordio dei Majestica, ma occorre fare ben attenzione perchè tutti i componenti, fatta eccezione per il noto drummer Uli Kusch, non sono altro che quelli presenti nei Reinxeed. In effetti, a ben vedere, lo stile dei Majestica rappresenta la prosecuzione di quanto realizzato proprio con i Reinxeed, con un Johansson più maturo tanto come musicista quanto come vocalist e anche i suoni sembrano migliorati rispetto alle precedenti esperienze. Lo stile è comunque essenzialmente lo stesso, il classico symphonic power scandinavo, forse le tracce appaiono più disimpegnate. I ritmi si presentano meno serrati e dopo la title track e "Rising Tide" entrambe veloci si va alla ricerca di melodie sopraffine che si concretizzano a dovere in "The Rat Pack avente molti punti di contatto con la scrittura del keyboard master Andrè Andersen. Si fa gradire anche "Motley True", molto vivace e dal testo piuttosto ironico mentre "Night Call Girl" è un tributo all'hair metal in chiave power con un uso delle tastiere assolutamente indovinato. Il resto del materiale scorre via in maniera del tutto piacevole, i ragazzi hanno la consapevolezza di saperci trascinare con le loro migliori armi a disposizione in quello che a ben vedere si rivela un corroborante mix di Stratovarius, Helloween e Gamma Ray con qualcosa di assai puù happy e leggero come Freedom Call, e le orchestrazioni presenti a ripetizione lungo il tracciato del cd non risultano mai indigeste. La qualità del songwriting si mantiene sempre soddisfacente (anche se preme sottolineare che si tratta di un genere oramai ben definito) e solo "Father Time" con le citazioni al 'Can Can' di Offenbach è l'unico brano veramente al di sotto della sufficienza.
Commenti