LIGHT SILENT DEATH: UNDER THE SIGN OF CANCER
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09/10/2011Primo album per gli umbri Light Silent Death, fautori di un sound molto scandinavo e melodico che potremmo definire un tributo al death del Nord Europa visti i richiami a band come In Flames ("Hypotetical End") e Dark Tranquillity ("Question Mark"). Il tutto accompagnato, o meglio, avvolto da tastiere dal gusto gothic e sinfonico, che praticamente soffocano ogni potenzialità offensiva dei ragazzi. Per carità, il livello della produzione è a dir poco stellare, e le soluzioni proposte denotano un certo mestiere, però il livello generale è piuttosto piatto e poco ispirato, vedasi brani come "Cleansing Memories", dove gli arrangiamenti sono un puro contorno alle tastiere, o la title track, che adotta soluzioni più adatte a un gruppo power che altro. Qualche variazione la troviamo nella malinconica "The Sea In A Glass", brano che ricorda tutta quella roba finnica tipo Amorphis o Poisonblack, oppure nelle oscure velleità progressive di "Anamorphic". In pratica, anche dopo diversi ascolti di 'Under The Sign Of Cancer' non resta pressoché nulla, è un lavoro che nasce già datato, con fondamenta solide, ma architettura scontata e stucchevole. Occorre aggiustare qualcosa nel songwriting piuttosto che farcirlo di melodia, ma per il resto non c'è male.
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