LAOS: WE WANT IT
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28/08/2005Mi ricordo ancora quando vidi la pellicola di "Ritorno al futuro" per la prima volta, un film che mi ha portato più volte a sognare e a fantasticare su quanti luoghi avrei potuto visitare in tempi diversi, visto il grande potere che la macchina inventata dal Dr. Brown possedeva per viaggiare nel tempo. Ora come ora penso che, tra tutte le varie epoche della storia, mi piacerebbe fare un salto indietro di una quindicina di anni o poco più, il tutto per rivivere ancora una volta la magia che gli anni ottanta hanno saputo portare verso l'allora fiorentissimo mondo dell'hard-rock, prima che la fastidiosa ondata grunge spazzasse via il tutto come se nulla fosse accaduto. Esattamente quindici anni fa vedeva la luce il primo capitolo dei teutonici Laos, band di hard melodico guidata dalla grintosa voce dell'omonima Gudrun Laos, e contraddistinta dalla presenza, dietro alle pelli, dell'ora più che noto drummer Jörg Michael (Stratovarius, Saxon e molti altri). La proposta del gruppo in oggetto andava ad esplorare le caratteristiche centro-europee del genere, con alcune tastabili escursioni anche nel sound di tipica matrice scandinava, elemento tangibile in particolare nell'utilizzo di alcuni riconoscibili arrangiamenti di tastiere. La qualità media dell'album si attesta su livelli indiscutibilmente alti, mettendo in mostra un gusto melodico del songwriting ed un'attitudine perfettamente in linea con i dettami della grande scuola hard melodica. Le parti vocali di Gudrun, inoltre, impreziosiscono in maniera decisa tutti i vari brani del cd, il quale, reso ancora più solido da una produzione di buon impatto, riesce ad accaparrarsi con la dovuta disinvoltura la palma di una delle più interessanti ristampe di questo 2005 in corso. Le voci di corridoio sembrerebbero incredibilmente parlare della stampa dell'atteso secondo album dei Laos nell'anno a venire, nel frattempo l'attesa viene resa particolarmente dolce grazie all'inserimento nel qui discusso lavoro di ben tre bonus track, una delle quali la famosa "More Than A Feeling", diventata celebre grazie al supporto di alcuni spot pubblicitari nel corso dei nineties. Che la riscoperta continui quindi, con tanto di elogi al lavoro della sempre attenta MTM Classix.
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