LACRIMAS PROFUNDERE: BURNING: A WISH
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09/01/2004Ci sono gruppi che durante la loro carriera sentono di dover cambiare, di andare oltre, di stupire tutti e perchè no...di rimettersi in gioco. La mia mente corre subito agli Anathema e non a caso visto che la strada intrapresa dai Lacrimas Profundere sembra praticamente la stessa. Certo, un po' più oscura e tetra ma ugualmente profonda. Questo album datato 2001 rappresenta il passaggio a sonorità più dark in cui è la malinconia ad animare ogni singola canzone. Le influenze Doom/Death sono sempre presenti ma ben dosate e soprattutto studiate alla perfezione (il growling è ridotto all'essenziale e ben amalgamato al contesto in cui le melodie si sviluppano). Gli intrecci della voce pulita con le atmosfere cupe e tristi create dalle chitarre vengono impreziosite da fantastiche note di piano che rendono le composizioni altamente riflessive. I tempi sono lenti e cadenzati dando modo alla mente di viaggiare attraverso le desolate linee melodiche che accarezzano ogni pezzo (gioca un ruolo straordinario la partecipazione di una calda e sensuale voce femminile in alcuni cori ma soprattutto nell'emozionante "Morning... Grey"). L'apertura con "Melantroduction" è quanto di più malinconico e introspettivo ci possa essere, introducendo subito l'ascoltatore in quella che diventerà una perdita totale dei sensi favorendo così una tempesta feroce in cui mille pensieri si scontreranno tra loro fino a rimanere incatenati e legati l'uno all'altro. Le tracce che meritano una citazione particolare sono "Without" e "Lastdance" che risultano le più movimentate e fresche di questo "Burning: A Wish", assolutamente un album da avere a tutti i costi.
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