INGLORIOUS: Ride To Nowhere
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28/01/2019Terzo disco per il combo albionico e terza buona prova. Forse la migliore delle tre dato che il gruppo si mostra solido e con le idee più chiare rispetto al passato, pur sempre restando con entrambi i piedi ben saldi sul territorio classico. Ambiente che giova alla band e che a quanto pare la fa sentire più che sicura, anche se dal titolo dell'album non sembrerebbe: diretti non si sa dove. Il concetto è chiaro e le divagazioni metaforiche si sprecano, ma per quanto concerne l'ossatura, le sonorità e le scelte melodiche risulta inequivocabile quanto gli Ingloriuos badino al sodo, al concreto. 'Ride To Nowhere' è un lavoro interessante, maturo, privo di picchi qualitativi altisonanti, ma capace di lasciarsi apprezzare con disinvoltura pur non rinunciando ad una certa cura in fase di arrangiamenti. I brani sono ruvidi, ma melodici. Energici, ma strutturati. Di livello anche la produzione che riesce a dare quel proverbiale tocco in più ad una scruttura attenta e passionale allo steso modo, e quando ti ritrovi tra le orecchie un disco composto e confezionato come in questo caso, risulta anche difficile evidenziare un brano piuttosto che un altro. Ad ogni modo, vale la pena soffermarsi sull'opener "We Are You Now"? che, posta all'inizio, mette subito in chiaro gli intenti: gli Ingloriuos fanno davvero sul serio. Dinamica, ruggente ed accattivante. Poi il disco prosegue con alti e qualche basso, ma nel complesso possiamo certo asserire che il quintetto ha fatto un ulteriore passo in avanti verso uno dei posti che davvero contano all'interno del panorama del rock duro e melodico.
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