IL LEPROTTO: Lira Di Dio
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17/05/2018Nuova uscita per il produttore d.j cremonese LPR8 (Il Leprotto): otto tracce all’insegna di campionamenti e techno a manetta, in un’atmosfera generalmente inquietante e plumbea. Il problema è che le otto tracce offrirebbero anche alcuni spunti interessanti, se non fosse che il ritmo è quasi unico e ripetuto all’infinito. Certo, occorre ricordare che queste sono le caratteristiche di tale genere! Il disco, poi, è completamente strumentale, il che, per quanto mi riguarda, è un’aggravante. Faccio un esempio: il brano conclusivo, “The Experience Ended” mi è piaciuto abbastanza, ricorda alcune cose fatte da Moroder, in un periodo in cui la Disco cominciava a contaminarsi con l’elettronica. Se ci fosse stato il cantato, sarebbe stato tutto molto meglio. Per questo motivo preferisco riascoltare i Kraftwerk o, senza tornare così indietro, rivolgermi ad altre esperienze musicali più moderne come qualcosa dei Daft Punk (e neanche tutto…), o l’electroclash/EBM di Tying Tiffany e Electrocute che, almeno, cantavano, recuperando qualcosa dei suoni eighties. Se il nostro produttore dj si decidesse a cantare o ad assumere un cantante, farebbe diversi passi avanti e il suo lavoro sarebbe più godibile, anche al di fuori degli aficionados del genere.
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