HARDCORE CIRCUS: Wake Up Call
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22/11/2010La Svezia sforna l'ennesima band di hard rock, questa volta composta dall'ex batterista degli Animal di Randy Piper, Joakim Bloohm, e l'eclettico Nalle Pahlsson al basso, celebre per fare parte dei Treat, Therion e degli stessi Animal. Il resto della band vede come vocalist il quasi sconosciuto Jorgen "Jojje" Bolmstad, e C.J. Grimmark alle chitarre, noto per le collaborazioni con i Narnia e Rob Rock. Ciò che i Circus ci offrono è una sorta di hard rock con lievi striature sleaze, come riff e melodie ricordano molto i primi due dischi dei Lynch Mob senza però raggiungerne la classe e la levatura, mischiando con i Motley Crue recenti per le intenzioni profuse nei dieci pezzi. Il tutto è però ben confezionato: la produzione, com'è di norma per questi dischi, è eccellente, qualitativamente è suonato tutto splendidamente e anche il sopra citato Jorgen dona una pregevole performance. Su tutti i brani si eleva “Under My Skin“ per il suo incedere, la suadente strofa e la splendida apertura sul ritornello. In alcuni frangenti ricordano i Treat oppure gli ultimi Europe, senza però averne l'eccellenza nella stesura dei brani: “Life“ ne è un chiaro esempio. Lo stereotipo del pezzo dei Circus è partenza con un riff pesante (down tuned per intenderci), la melodia del cantato lo riporta sui binari propri del genere, per poi aprire in ritornelli più o meno riusciti. Si può riassumere il tutto in un prodotto finito ottimamente dove però al suo interno troviamo troppi brani così detti "riempi-disco" (o filler come va di moda dire oggi), oltre alla mancanza oramai cronica negli album del recente passato del genere di almeno un brano realmente trascinante. Sembra che non si sia più capaci di scrivere belle canzoni elevandosi di poco sopra la massa.
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