GRAND DESIGN: Idolizer
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02/11/2011Passi che i Def Leppard sono anni che non producono nulla all'altezza del loro nome, passi che una band possa trarre ispirazione da capolavori assoluti come 'Hysteri'a o 'Pyromania', ma nel caso di questi ragazzi svedesi forse si è esagerato un po' troppo. Il sound, la voce, i cori e la costruzione dei pezzi sono spesso imbarazzanti per l'eccesso di tributo; alla fine dei conti, se almeno avessero dato un'impronta un po' più personale ai pezzi staremmo parlando di un must! A tratti viene quasi rabbia perché con un minimo di varianti i brani potrebbero prendere tutt'altra piega: su "Change Me Up" il fantasma di "Foolin'" balla fino al pre, dopo di che ne esce un pezzo eccezionale! Le idee ci sono eccome, è folle altresì annullare la propria personalità per sembrare una band che non sono. La cosa più tragica che traggono dai Leppard sono sempre le stesse idee, "Hysteria", "Die Hard The Hunter" e "Love Bites" sono le più gettonate, in ogni pezzo ci sbattono un richiamo da vergogna, e spesso inutile. E' evidente che i pezzi sono veramente validi, il disco sarebbe un capolavoro senza le appena accennate influenze, quindi sarebbe il caso che il gruppo prendesse una decisione definitiva: vendere i brani alla band originale di Sheffield, oppure tenerseli e metterci una gran bella dose di pesonalità perchè della loro, qui, non ve n'è traccia!
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