GORGONS EYES: INGLORIOUS BIRTH
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16/10/2007La proposta musicale dei Gorgons Eyes è, senza mezzi termini nè compromessi di sorta, puro e semplice Heavy Metal. Chiarito questo, "Inglorious Birth" risulta essere un disco che si presta a diverse interpretazioni e metri di giudizio, con l'ovvia conseguenza di raccogliere giudizi disomogenei. Prima di tutto, una questione stilistica: da un lato l'evidente adeguatezza compositiva ed esecutiva, che pur non lanciandoli nel Paradiso dei Grandi, li eleva quanto meno ad un rango ben più elevato di molte band che militano nella stessa "divisione sonora"; dall'altro, la mancanza di una proposta particolare, di un'ispirazione specifica che li differenzi in maniera netta da qualunque altra band dello stesso livello. Segue una questione d'immagine: il gruppo è evidentemente figlio di una famiglia guerriera, frutto maturato al sole dell'Epic tra Manowar e Virgin Steele, fiero portatore di uno stendardo ormai troppo spesso abusato. Questo è un aspetto che molti apprezzeranno, esattamente quanto altri lo considereranno sintomo di una banale scelta di mercato; va da sè che non sapremo mai la verità, ma è altrettanto vero che in casi come questo ci si riserva il diritto di applicare una sana sospendione del giudizio. Infine vi sono le osservazioni specifiche, e tra queste gli elementi di spicco sono la mancanza di incisività ed il vocalist SMACCATAMENTE tedesco per quanto riguarda i difetti, mentre tra i pregi si annoverano la qualità in termini di produzione e la maturità del songwriting. Come valutazione dell'album nel complesso, non si può che porgere al gruppo le congratulazioni per la bontà del prodotto finito, pur rimanendo in sospeso una strada di maturazione che la formazione può, e deve, compiere.
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