GIUNTINI PROJECT: II (ristampa)
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05/05/2006Cogliendo l'occasione dell'uscita del terzo album del Giuntini Project, la Frontiers ripubblica anche il secondo lavoro del chitarrista italiano Aldo Giuntini, che era uscito nel 1999 per un'etichetta indipendente. Devo ammettere che i primi ascolti di questo "II" mi avevano messo un po' in imbarazzo: riconoscevo che la tecnica dei musicisti fosse assolutamente eccelsa, che le canzoni fossero tutte molto ben strutturate e piacevoli... ma il disco proprio non mi prendeva. Non lo capivo, non riuscivo ad assimilarlo. Poi, all'improvviso, durante quello che (credo) fosse il settimo o l'ottavo ascolto, ho avuto l'illuminazione. Non so cosa sia successo, fatto sta che ho cominciato ad ascoltare il disco da un'ottica diversa. E mi è piaciuto un sacco. Le melodie che si sprigionano dal disco, infatti, sono finalmente riuscite a entrarmi nel cuore... e una volta dentro, non sono più uscite. Come per il suo successore "III" (che a mio avviso si colloca comunque a un livello nettamente superiore), le influenze sono riconducibili principalmente a Rainbow e Black Sabbath, mescolate con l'ottimo gusto musicale di Aldo Giuntini. La line-up è la stessa che possiamo trovare su "III", incluso il sempre ottimo Tony Martin dietro il microfono. Quasi tutti i brani sono assolutamente degni di nota, ma ne vorrei ricordare uno in particolare, ovvero il fantastico "Resurrection Day", con un ritornello da brivido e delle scelte melodiche assolutamente fenomenali. Nel complesso, un disco che non delude le attese, pur venendo ampiamente superato dal suo successore. Brava la Frontiers a riportarlo alla luce.
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