GEFF: LAND OF THE FREE
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06/11/2009Un monicker poco intrigante cela identità ben note ai più: gli scandinavi Geff sono infatti un progetto volto alla promozione sul mercato discografico di una talentuosa "new entry", il chitarrista Ralf Jedestedt, sostenuto da "egntaglia" che di presentazioni non necessita di certo. Il tutto prende la forma di un album fortemente melodico, che spazia dall'Hard Rock al Melodic Metal (non poi uno spazio così vasto, in effetti) con poca o nulla originalità, pur se con tecnica e capacità compositive fuori dell'ordinario. Non risulta arduo apprezzare i pezzi che scorrono in maniera fluida uno dopo l'altro; ben più complicato è innamorarsene, vista la tendenza a seguire pedissequamente nomi già affermati. Si affacciano infatti alla mente dell'ascoltatore Whitesnake, Brazen Abbot, Crown Of Thorns, ARK ed altri ancora. Certo, come si diceva, la squadra è di professionisti purosangue, e questo garantisce la qualità del prodotto finale. Ma per andare oltre, per ricordarsi i pezzi e sentire la pulsione irrefrenabile all'ascolto, ci vuole personalità, ci vuole un prodotto che abbia una sua chiara matrice individuale. Non è questo il caso: al di là di un semplice piacere come sottofondo rilassante, infatti, "Land Of The Free" non sembra avere altro da offrire. Risulta anzi trascinarsi stancamente verso la fine, una volta passato il giro di boa della metà disco, e soprattutto nelle ultime tre tracce si percepiscono gli spasimi di una band che sembra voler indicare che aveva finito le idee. Che già non erano molte. Un vero peccato, vista la portata della formazione; si poteva fare di meglio, e forse si doveva.
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