FOREST FIELD: Seasons
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24/09/2020Il polistrumentista Peter Cox era partito deciso con il progetto dei Forest Field, tanto che aveva pubblicato, a partire dal 2013, quattro album in quattro anni. Dopo una pausa più lunga, arriva però anche il quinto full-length, "Seasons", un album tematico, dedicato al cambiamento, che giunge inesorabile mentre il mondo va avanti e le stagioni si susseguono. Lo stesso Peter Cox si è occupato di tutta la parte compositiva ed esecutiva, almeno a livello strumentale, concedendo spazio solo in un paio di brani per alcuni assoli al chitarrista Vince O' Regan (Pulse, Legion, Bob Catley), mentre le parti vocali sono state affidate al cantante statunitense Phil Vincent. I Forest Field propongono un rock raffinato e melodico, che si articola in brani dalle tinte progressive, con influenze di band come Kansas e Marillion. Ci sono anche alcune tracce dove la band si cimenta con sonorità più dure del solito, come nel caso di "Into The Lions Den", in cui il sound più grintoso fa da sfondo a degli splendidi assoli di O'Regan o di "Autumn Sky". Per contro, canzoni come "Rain In May", mostrano invece il lato più atmosferico e delicato (al di là dell'intermezzo elettrico) dei Forest Field. C'è spazio anche per qualche strumentale, ovvero "Spring Is Coming", "Circles" e "On The Edge Of Winter", interamente incentrate sulla chitarra di Cox. La tracklist spazia dunque tra tracce con caratteristiche diverse, arrangiate comunque in modo da ottenere un sound abbastanza equibrato e bilanciato tra le varie componenti. Nel complesso, "Seasons" è un album alquanto gradevole, che cerca di far convivere melodie e grinta in un sound raffinato ed elaborato, con apprezzabili risultati.
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