FLOWING TEARS: RAZORBLISS
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05/04/2004Ne sono passati di anni da quel lontano '96, quando i Flowing Tears uscivano con il primo album "Swansongs". Sono cambiate molte cose da allora, la band si è evoluta ed affinata ma ha faticato, e non poco, ad emergere fino allo scorso "Serpentine" che, seppur non ancora maturo e del tutto convincente, li aveva portati ad importanti tour in compagnia di Moonspell e Tiamat, insomma, cominciavano ad avere una forte visibilità. Come spesso accade, la stabilità che sembrava essere stata raggiunta viene improvvisamente rotta dall'abbandono della particolare voce di Stefanie Duchene (brava ed inconfondibile interprete dello spirito musicale del gruppo). Il difficile compito di sostituire la Duchene viene affidato ad Helen Vogt che in quanto a presenza scenica non ha nulla da invidiare alla collega ma tecnicamente non è proprio la stessa cosa anche se il timbro vocale non si allontana di molto. E' così che nasce questo nuovo lavoro targato Flowing Tears. "Razorbliss" è un album tramite il quale la band vuole dimostrare di non aver accusato il cambio di line-up, la proposta musicale è praticamente la stessa ("Believe" ne è la prova concreta) anche se si nota subito una maggiore aggressività. La title-track è un esempio di come le atmosfere si siano leggermente irrigidite rispetto al passato e con lo scorrere delle canzoni se ne ha la conferma (ascoltate "Firedream" ed "Unspoken"). Purtroppo la prova vocale non convince totalmente; troppo statica e piatta, d'altra parte eravamo abituati ad altro, anche se bisogna considerare questo lavoro, una tappa di passaggio che, si spera, porterà una nuova identità al gruppo. Tutto sommato non è affatto male questo cd, tra l'altro contiene dei pezzi veramente validi come "Razorbliss", la già citata "Believe", "Virago" e la successiva "Undying": praticamente una buona prima parte ed una seconda meno convincente, a tratti noiosa.
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