EISBRECHER: Eiskalt
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12/05/2011Corposo Best Of per gli Eisbrecher. Inspiegabile dopo soli sette anni di carriera e quattro dischi alle spalle, ma dettato probabilmente dal cambio di etichetta - ora al soldo della connazionale AFM. Sorta di presentazione, quindi, che ambisce a far circolare il monicker anche tra le schiere di quei metalheads fulminati da gente come Rammstein. Rispetto alla band berlinese, però, gli Eisbrecher ruffianano parecchio tentando anche chi vive di gothic, dark, e frequenta abitualmente i dancefloor di categoria. Ma al di là delle intenzioni di fondo, discutibili o meno, la proposta dei nostri lascia alquanto a desiderare. Linee melodiche elementari che pescano un po' ovunque, con sempre ben in mente i Depeche Mode, rappresentano il punto di forza(?) del mondo creativo di Noel Pix e soci. Brani con poche idee sfruttate allo sfinimento - per chi ascolta - che potenzialmente potrebbero finire in classifica senza colpo ferire - cosa che già succede in madre patria - grazie alle evidenti tinte pop che li rendono orecchiabili e ben oliati in modo da entrare agilmente negli ingranaggi mentali delle masse pecorecce. Non è che sia un male, sia ben inteso, ma a venire meno è la sostanza che in larga parte latita in composizioni lineari, ripetitive, che se non non fosse per qualche ritornello azzeccato risulterebbero ancora più noiose di quanto già non siano. Raccolta inutile, quindi, ed a meno di improvvisi attacchi di crucchite ballerina, passate beatamente oltre questo 'Eiskalt'.
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