DUSTSUCKER: DIABOLO DOMINATION
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23/05/2008Il quartetto tedesco dei Dustsucker torna a poco più di un anno dal lavoro precedente a sfornare un nuovo "pargolo", un successore degno che segue, pur con qualche piccolo accorgimento, la strada tracciata dai suoi predecessori. Nati infatti sotto l'egida di un Hard Rock/Metal/Punk, i "nostri" mettono stavolta in secondo piano quell'ombra di Rancid che si poteva notare nei primi lavori, concentrandosi invece più su conorità marce ed ubriache da Motörhead e The Hellacopters: una sorta di risveglio dell'anima biker della band, che tra l'altro avvicina, anche se non eccessivamente, il proprio sound a quello di un Classic teutonico quadrato e roccioso. Probabilmente l'ex Grave Digger ed attuale Rebellion Uwe Lulis, che oltre a fare un ottimo lavoro con i suoni del disco in qualità di produttore ne ha anche suonato tutte le parti di basso, ha inciso in maniera significativa sul sound del gruppo, aiutando a dare una direzione di buon livello a questo sottile ma piacevole cambiamento di rotta. Per quanto concerne i pezzi, il lavoro di composizione dei Dustsucker è di buon livello ma piuttosto scarso in termini di originalità: se da un lato ci sono riff ben scritti e ritmiche impeccabili, dall'altro sull'intero lavoro aleggia lo spettro di un blando "già sentito". A poco vale la voce naturalmente grezza di Max Count Farmer: 'Diabolo Domination' scorre con una discreta pesantezza, lasciando l'ascoltatore ad aspettare che l'album spicchi il volo senza mai trovare lo spunto per farlo. Un vero peccato, perchè visto il livello complessivo non manca poi molto ad una quarantina di minuti di piacevolissimo ascolto; ciò che manca è però purtroppo più che sufficiente ad appiattire il tutto, lasciando freddi quando non al limite della noia.
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