DRUDKH: ETERNAL TURN OF THE WHEEL
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16/02/2012Nuovo album per i blackster ucraini, composto da quattro lunghe tracce più intro. Poca carne al fuoco? No, anzi. I brani hanno un minutaggio piuttosto elevato, ma non annoiano, godono di una buona produzione (per essere black metal) e suonano bene, con tastiere solenni e atmosferiche, ma non pacchiane, con atmosfere epiche a là Bathory ("Breath Of Cold Black Soil "), screaming intellegibile (se non fosse in ucraino), e un feeling triste, desolante e intenso come i vecchi lavori di Burzum ("Night Woven of Snow, Winds and Grey-Haired Stars"). 'Eternal Turn Of The Wheel' è un lavoro buono, compatto, impreziosito da passaggi di buona fattura, ma nulla di così imperdibile. Consigliato agli appassionati del genere.
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