DROPPING DAYLIGHT: BRACE YOURSELF
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01/07/2006La scena alternative U.S.A. sta letteralmente sfornando nuovi gruppi in continuazione, quella scena post nu metal che sembrava ormai spacciata sta, invece, ritornando a nuova vita, tanto che viene solo da interrogarsi su quanto manchi ancora per una nuova esplosione commerciale di un genere che sembrava aver esaurito ogni spinta propulsiva. Questi Dropping Daylight confermano questa tendenza e dopo aver esordito col valido EP "Take A Photograph" (letteralmente osannato dalla critica U.S.A. e qui ripreso per intero a parte una song), si confermano sulla lunga distanza con questo "Brace Yourself". Già dal sound di questo quartetto si può capire come la band sia destinata a fare strada: infatti i Dropping Daylight mostrano uno stile personalissimo dove al classico alternative rock in stile Nickelback si unisce il pianoforte impazzito di un cantante/pianista (Sebastian Davin) innamorato in egual modo di Billy Joel e Chopin e che infarcisce le song con passaggi blues/jazz alternati a fughe classicheggianti. A beneficiarne sono i brani di questo "Brace Yourself" che vivono tra robuste chitarre e una quadrata batteria, ma continuamente sovrastati dal piano del buon Sebastian che costruisce lo scheletro di ogni song oltre che lanciarsi in frequenti break solistici. Il tutto si traduce in una serie di stupende melodie mai scontate e sempre convolgenti, amplificate dalla voce del buon Sebastian e che stimolano una forte dipendenza, dato che vi sfido a togliere il cd dal lettore una volta che l'abbiate ascoltato! Gioielli come "Tell Me", "Apologies", "Take A Photograph" e "Til You Feel Something" (che si chiude con una folle jam "jazzata") sono i primi titoli che mi vengono in mente, ma tutta la tracklist sarebbe da citare. Passate sopra l'orrida copertina, vi troverete in mano un cd con delle canzoni killer, uno stile personale e coinvolgente, una produzione ottima e l'ennesima band che dimostra come l'alternative U.S.A. sia vivo ed in buona salute.
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