DRAGGED INTO SUNLIGHT: Hatred For Mankind
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10/02/2011Uscito in precedenza per la Mordgrimm Records (Anal Nathrakh, Covenant, Osculum Infame e tanti altri), 'Hatred For Mankind' è stato ristampato quest'anno dalla Prosthetic Records, sempre attenta a questo tipo di sonorità malate e scorrette. Il quartetto inglese ci propone un misto di metal estremo che accontenterà sia gli amanti della scuola più intransigente, sia quella più ancorata alle care vecchie chitarre affilate e dirette senza troppi orpelli. La band ha un gusto particolare per presentare la propria musica; teoria che possiamo confermare per via del presente disco che ha brani da due, cinque, fino a quasi 12 minuti. Inoltre, in rete si scopre che questi pazzi sono già al lavoro sul seguito che si intitolerà 'Widowmaker I' (un'unica traccia di 40 minuti). La prima gemma del disco è "Volcanic Birth" dall'incedere quasi cacofonico (elemento caratteristico per la quasi totalità di HFM) e apocalittico. Come apocalittico è anche l'artwork a cura di Justin Bartlett (un personaggio tutto da scoprire), mentre la produzione è in mano a Tom Dring e Billy Anderson (Eyehategod, Melvins.). Secondo fonti certe (interviste) quest'ultimo ha usato varie strumentazioni vintage durante la produzione; ecco così spiegato l'alone di quello sporco sapore old che permea tutto il cd. Sempre dietro anche il fantasma degli Hellhammer, soprattutto quando è la bestiale "Lashed To The Grinder And Stoned To Death" a dettare il tempo. Un po' deludente il finale con la pseudo drone-eggiante "Totem Of Skulls" a cancellare ogni cosa rimasta, compreso il vostro sangue e sudore.
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