DEATHSPELL OMEGA: DROUGHT
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24/06/2012Torna a breve distanza dall'altro Ep 'Diabolus Absconditus' il gruppo che senza dubbio è al momento quanto di meglio si possa trovare in ambito black metal. 'Drought' è il quinto Ep in carriera per la formazione francese, ed il secondo dall'uscita del full-lenght 'Paracletus' del 2010. A quanto pare la band gradisce molto questa soluzione che risulta ottima anche in fase di ascolto se si vuole assaporare al meglio l'essenza dei Deathspell Omega. C'è di tutto nei 21 minuti di questo meraviglioso lavoro. La melanconia del doom, la cattiveria del black, ma soprattutto chaos e originalità mescolati insieme come solo loro sanno fare. Il disco si apre con "Salowe Vision", prologo strumentale di chitarre doom su una base di pianoforte che cresce lentamente per poi lasciar spazio a "Fiery Serpents" e "Scorpions & Drought", due pezzi devastanti in tipico stile della band dove si alternano riff pazzeschi, tempi di batteria a tratti insostenibili e stacchi di sinistra melodia tessuti in modo magistrale. La voce di Mikko "Clandestine Blaze" Aspa risulta come sempre perfetta col suo stile quasi narrante del testo. Si continua con la breve "Sand" seguita dalla meravigliosa "Abrasive Swirling Murk" che andrebbe ascoltata con le cuffie, così come tutto il disco. Chiude l'Ep "The Crackled Book Of Life", strumentale melodica e doomeggiante con tanto di suoni gregoriani nel mezzo, esempio nitido della superiorità di questa band. E' ardua impresa spiegare l'evoluzione sonora dei nostri passati dal black oltranzista dei primi due album all'avant-garde aperto alle più oscure e maligne soluzioni. Se volete avvicinarvi a questo act francese, 'Drought' è il disco giusto. Il futuro del black metal passa sicuramente attraverso gli strumenti dei Deathspell Omega.
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