DEATH AND TAXES: TATTOOED HEARTS & BROKEN PROMISES
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04/06/2008Band abbastanza anonima questa dei Death And Taxes e non tanto per il basso richiamo commerciale del monicker, ma soprattutto per la proposta e la qualità di 'Tattooed Hearts & Broken Promises'. Un goccio di punk, una spruzzatina di rock e qualche fuitina nel country non bastano in tutta la loro eterogeneità - quindi, conti alla mano, più spunti da sfruttare - a suscitare un minimo di interesse. E' tutto dannatamente piatto ed elementare. Ritmica stantia, riff ripetuti e straripetuti fino alla sfinimento con quattro accordi messi in croce, ed una voce che definire scialba è un eufemismo. Superato, con coraggio, questo ostacolo non da poco, ti aspetti quanto meno qualcosa sul piano dell'attitudine. Ti chiedi, magari, adesso col il prossimo brano proveranno ad aprire il culo ai passeri, ma niente. Mosci, coinvolgimento nullo, appeal sotto i tacchi. Eppure, leggendo la biografia, sembrano ispirarsi ai grandissimi Social Distorsion. Il che, al cospetto di quanto ascoltato è una bestemmia bell'e buona. Bello il monicker, si, non male anche l'artwork del disco, ma da evitare lo stesso come la peste.
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