DANIEL GAZZOLI PROJECT: Night Hunter

Meritano i nostri complimenti quelli dell'etichetta nostrana Street Symphonies Records per aver dato l'opportunità di farci conoscere un musicista con i fiocchi quale Daniel Gazzoli. Contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettati, il chitarrista mantovano (e nell'occasione anche bassista), non è uno di quelli appartenenti alla schiera degli shredder, anche se la sua preparazione tecnica non è certo quella di un principiante; il suo obiettivo, pienamente centrato, è quello di donarci una bella manciata di brani dal fortissimo gusto '80 style, muovendosi tra un metal melodico dalle tinte dokkeniane (senza trascurare i Queensryche dal taglio più class e meno prog), e AOR a stelle e strisce. La title track è uno splendido anthem a base di class metal, con la voce di Guillan che non esita a mettere in mostra le sue doti in un brano che non avrebbe certo sfigurato se inserito in un qualsiasi album della band di George Lynch, perfettamente replicata più avanti dalla spettacolare "Heartblame". Molto trascinanti si rivelano anche "Forget By The Pain" e la spensierata "Liar", più indirizzata verso l'AOR. Le idee a Daniel non mancano, e la sua musica riesce a mostrare un certo sex appeal nella bluesy "Self Destruction Blues", sporcata nella giusta misura da schizzate hard/glam, melodica raffinatezza nello squisito pomp/AOR muscolare "Don't Leave Me Alone", e una certa ferocia nel fiammante e frenetico heavy metal della conclusiva "The Beat Of My Heart", evidenziando così una non indifferente versatilità. Non poteva mancare la ballad di ordinanza, e "Prayer For An Angel" ne è la degna rappresentazione con la voce e il piano a fornire il giusto pathos. Notevole il contributo apportato dai musicisti che hanno affiancato Daniel in questa splendida avventura, tutti all'altezza del ruolo con Luke Ferraresi già noto per la sua attività con i Perfect View, e Luca Zannone con i suoi inserti tastieristici di gran pregio. Per lo scrivente è un peccato aver recensito questo cd nell'anno in corso (è stato pubblicato lo scorso dicembre), altrimenti sarebbe piombato senza esitazioni nella personale top ten 2016.