CRIMSON MOON: Mors Vincit Omnia
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01/05/2020Magia, negromanzia e vampirismo sono le tematiche, e tra le righe, le atmosfere che si respirano nella quarta fatica in studio degli statunitensi Crimson Moon. Il loro è un sound per certi aspetti scarno, suoni essenziali, come da scuola made in Usa, da cui poi danzano ambientazioni tra l’esoterico e il gotico. Suoni prodotti perfettamente, per il contesto ed il risultato che si voleva ottenere, nenia di sussurri in sottofondo che sostengono una voce classicamente black metal. Il genere è questo anche dal punto di vista delle sonorità, un concentrato di evocativi passaggi che non si piegano a mode o a virtuosismi fini a sé stessi. Full-length essenziale e al contempo ricco di elementi ipnotici ed epici. Mors Vincit Omnia si fregia di un impasto di voci davvero azzeccato, bruma che si alza e che poi lascia intravedere gelida nera fiamma. Disco che guarda alla old school, ma con personalità, accelerazioni e poi epici crescendo si alternano in un lavoro di qualità. Tanta passione ed odore di sangue, tetro presagio che si avviluppa a noi, dolce morso che ci accompagna ad un sonno consolatorio. Passione e morte, immagini che si intrecciano e che tra lapilli gotici e più classiche accelerazioni black ci trasportano in una dimensione di dannazione. I Crimson Moon badano al sodo, senza orpelli o divagazioni fini a sé stesse, coniugando elementi solo apparentemente distanti e mantenendo costante il pathos orrorifico del loro black metal. Restiamo allora piacevolmente colpiti dai Crimson Moon, band di valore assoluto che, seppur dedita a tematiche già viste molte volte, riescono nella difficile impresa di distinguersi e non cadere nel pacchiano.
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