CRIMINAL HATE: REGRESSION OF HUMAN RACE
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27/04/2006Ancora una band sicula. Ancora una valida realtà anche se non del tutto espressa. La TAF Production, giovane etichetta giunta al terzo capitolo discografico, dimostra per la terza volta di avere orecchio, dando fiducia ad una band che ha tutte le carte in regola per stampare un lavoro professionale, curato tanto nella produzione (affidata a Fabio Monaco degli Schizo) quanto nel packaging. Un MCD quello dei catanesi Criminal Hate fatto di assalti thrash metal, sterzate che spingono verso il death e composizioni tastieristiche che impreziosiscono l'amalgama, con quell'alone goticheggiante che non molti anni fa furoreggiava in un'infinità di opere più o meno "estreme". Ma tornando a "Regression of human race" non si può che constatare come i vari riff risultino ben amalgamati, specie nella titletrack, che vede un po' la summa del Criminal Hate sound: Death, thash e black metal si alternano mantenendo come unico filo conduttore l'accompagnamento tastieristico di Nectas. Più canonica ma non per questo meno coinvolgente la successiva "Twothousandandthree", mentre "Criminal Hate" sembra voler stampare il marchio di fabbrica della band ritornando alle soluzioni della titletrack, con relativo intermezzo sinfonico. La conclusione affidata alla breve ma incisiva "Tornado of Flames" conferma il livello medio di questo MCD e dà tutta l'impressione che i Criminal Hate dal vivo, come su disco, sapranno scatenare un vero e proprio tornado di fiamme.
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