COLDWORLD: Isolation
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19/11/2022Terza uscita per la one man band tedesca Coldworld il cui deus ex machina, George Borner, è fautore di un depressive black metal cadenzato, perfetto punto di fusione tra i riff vetrosi dei Katatonia di ‘Brave Murder Day’ in “Hymnus”, tra la minimalità dei pattern di Burzum in “Wound” e le colate di melodia derivanti dall’utilizzo del violino dei My Dying Bride in “We Are Doomed”, il quale crea quell’onnipresente alone di malinconia ordita di tremolo picking che costringe il cuore a sanguinare al pari di ‘Soundtrack To Isolation’ con i suoi crescendo e diminuendo ed il gelido post black metal degli Harakiri For The Sky in ‘Walz’. Le tracce sono intervallate da interludi ambient che amplificano ulteriormente il climax spettrale. Scritto durante il biennio della pandemia 2020/2021 non potrebbe essere rappresentazione migliore del periodo di isolamento forzato a cui siamo stati obbligati, e le liriche, scarne ed essenziali, dipingono il quadretto in maniera ancor più chiara. Per gli amanti dell’isolazionismo.
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