CIRCA: Valley Of The Windmill
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29/07/2016Il progressive rock dei Circa non si discosta poi molto da quello classico, soprattutto dalle band in cui i membri della formazione hanno militato in passato, o continuano a suonare. Arrivati al quinto disco, la band di Tony Kaye (ex Yes e tantissimi altri progetti), e di Billy Sherwood (al momento negli Yes, sostituisce il compianto Chris Squire, ma già in formazione in diversi album in passato), sforna quattro lunghi brani in cui gli arrangiamenti la fanno da proverbiale padrone, e sotto una veste vellutata, a volte quasi sospirata. I passaggi strumentali sono ricercati, ma sempre diretti, mai abbondanti, mai straripanti. 'Valley Of The Windmill' però non è un disco dormiente, un soggetto passivo che attende di essere preso in considerazione. E' un album che osa sfidare l'ascoltatore tramite intuizioni improvvise proprio quando meno te lo aspetti. E' musica che affascina, che si insinua lentamente sotto pelle, e che va ascoltata più volte per carpirne in totalità l'essenza. A dire il vero potrebbe non soddisfare del tutto la scelta - se di scelta si tratta - di aver dato una certa uniformità emozionale al disco, seppur di gran spessore: la continuità passionale di fondo si dirige verso un'asticella posizionata ben in alto, ma forse troppo teleguidata, senza mai oscillazioni oltre quella linea immaginaria. Ad ogni modo l'opera scorre con efficacia ritmica e con immediatezza melodica, mentre lì nel mezzo il talento si fa sentire, disegnando attorno a 'Valley Of The Windmill' quei tratti iridescenti che non potranno non attirare ogni prog rocker che si rispetti.
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