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CHILDREN OF BODOM: FOLLOW THE REAPER

data

31/07/2003
61


Genere: Death Melodico
Etichetta: Nuclear Blast
Anno: 2001

Dopo un masterpiece come "Hatebreeder", ho aspettato la nuova fatica dei Children Of Bodom con ansia, quasi come un evento. E appena ho infilato "Follow The Reaper" nel lettore, l'ansia era al massimo, convinto che neanche stavolta i cinque finlandesi mi avrebbero deluso. Dopo un primo entusiastico ascolto, di certo non determinante per 'assimilare' le elaborate song dei Bodom, l'eccitazione nei confronti di questo cd è irrimediabilmente calato come un termometro infilato nel ghiaccio. Non fraintendete, "Follow The Reaper" non fa schifo, anzi è pieno di bei brani, ma semplicemente non è all'altezza, non convince. E' con la morte nel cuore che lo dico, perchè questa è una band che amo, ma c'è poco da fare; se le prime quattro song sono decisamente valide (eccezionali "Bodom After Midnight e la title-track), si scade inevitabilmente nella noia con le canzoni successive... "Mask Of Sanity" e "Taste Of My Scythe" sono totalmente anonime e prive di mordente, così come "Northern Comfort", mentre il singolo "Hate Me!" riesce a risollevare in parte la seconda parte di questo lavoro, grazie a ottime melodie chitarristiche, grandi assoli e un ritornello trascinante, ma di certo non si può parlare di capolavoro. "Kissing The Shadows" è invece, la canzone conclusiva e quindi, come al solito, la migliore (sembra una regola questa, della band di Helsinki). Ora, qualità compositiva a parte, la produzione non mi ha lasciato per nulla convinto. Peter Tagtgren è un grandissimo produttore, ma non è assolutamente riuscito a catturare l'essenza del sound dei Bodom. Suoni potenti e grezzi, ok, chitarre nitide ma...troppo nitide! I riff delle sei corde sono quasi inoffensivi, non 'fanno male' come una volta e anzi, hanno un distorsione fin troppo leccata che crea un'effetto 'mitragliatrice power metal'. Senza contare poi che la prova del buon Jaska dietro la batteria si rivela, al contrario di "Hatebreeder" fiacca e priva di fantasia. Bocciati quindi? Non del tutto; come ho già avuto modo di dire, il disco è comunque buono e sopra la media dei lavori attuali...ma resta comunque un grosso senso di amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato.

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