CALLISTO: Secret Youth
data
05/02/2015Nati musicalmente (e contemporaneamente) al cono d'ombra generato dai Cult Of Luna (e prioritariamente dai padri putativi Neurosis e Isis), con l'andar del tempo hanno maturato una visione stilistica personale assorbendo e metabolizzando ulteriori influenze, ma restando saldamente ancorati alla base mid tempo postcore degli svedesi tanto da emularne, in questo lavoro, parte della deriva psicheledica contenuta in 'Vertikal', vedasi "Breasts Of Mothers" e "Old Souls". Non soddisfatti del risultato raggiunto hanno allargato la visuale verso ovest - in terra d'Albione - catturati dal rock nervoso contenuto nel maestoso esordio degli Amplifier - e oltreoceano ove son rimasti ammaliati dalle malinconie wave degli americani Dredg - "Acts", "Backbone" e "Dam's Lair Road" - dalle ritmiche dei Tool in "Pale Pretender" e da qualche reminiscenza dark - "Grey Light"; impreziosisce il tutto, con una prestazione notevole, il singer Jani Ala-Hukkala che passa disinvoltamente dalle clean vocals allo screaming. Da questa moltitudine di influenze i finlandesi hanno partorito 'Secret Youth' che non mancherà nell'intento di incuriosire l'audience con le melodie rumorose e decadenti di "Pale Pretender", per farci risvegliare all'improvviso con le brutali e spigolose strutture postcore che non sempre mantengono alta la soglia dell'attenzione, e talvolta si perdono in inutili panegirici. Purtroppo il disco non gode di una produzione pari al livello che la band meriterebbe dopo tre lustri di carriera, troppo rumore di fondo e strumenti registrati a volumi troppo alti che sembrano far gracchiare le casse dello stereo.
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