CALL OF THE VOID: Ageless
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26/02/2015A vederli non si direbbe, ma questo gruppetto di ragazzi del Colorado picchiano davvero forte, e ci sanno fare. Avete presente i riff nervosi e cervellotici dei Converge? L'attitudine alla sperimentazione dei Dillinger Escape Plan? La rabbia ditruggi-tutto dei Pig Destroyer? Ecco, questi sono peggio. Picchiano più duro, sono più incazzati, più pesanti, ma ad onor del vero non sanno andare oltre quello che i loro "maestri" hanno già fatto. Quindi, senza cercare nulla di particolarmente innovativo, godiamoci il violentissimo groove di "Old Hate", i riff complessi di "Truth In Bone", spastici in "R.I.S.", una versione più incazzata dei Converge più ispirati. Devastante "The Hive" coi suoi tempi apocalittici, i rallentamenti e il tiro devastante. Ultimo momento bello del disco sono i contro-tempi di "Long Knives", a metà strada tra vecchia e nuova scuola. Per il resto intermezzi insensati e niente di interessante da segnalare. Per quanto derivativo e poco innovativo, questo cazzotto dal guanto di ferro non dovreste proprio farvelo scappare.
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