BULLFROG: High Flyer

Nozze d'argento con la musica, è questo l'importantissimo traguardo che hanno raggiunto gli scaligeri Bullfrog e per festeggiare l'evento il power-trio ha deciso di pubblicare 'High Flyer', uscito per la statunitense Grooveyard Records in cui sono riusciti ad acquisire una più accentuata autorevolezza dopo l'ottimo 'Clearwater', lavoro in cui Zago e i fratelli Dalla Riva avevano raggiunto la piena maturità artistica. Non più giovani quindi, ma stiamo parlando di uomini nelle cui vene scorre sangue blues e sono pieni di rock anni '70 fino al midollo spinale, e nonostante la loro produzione discografica esigua i Bullfrog hanno sempre riscosso legittimamente l'appoggio della critica con recensioni entusiastiche a testimonianza dell'elevata qualità dei loro prodotti. 'High Flyer' è quindi un compendio di tutto quanto accaduto forse nella fase più creativa del rock rivisitato in chiave personale; Cream, Deep Purple, Bad Company, Grand Funk Railroad, Led Zeppelin e anche ZZ Top (nei passaggi più vicini al southern) è l'ampio raggio territoriale su cui si muovono i Bullfrog e la voce calda ed emozionante di Francesco è piena espressione di tutto il suo carisma muovendosi con convinzione e precisione lungo il tracciato di Silvano, autore di riff tanto granitici quanto intensi. Il clima è sempre pregno di tensione, i suoni si presentano avvolgenti e melodici, un importantissimo contributo viene fornito da Fabio Serra che oltre ad essere il produttore arricchisce di classe il loro rock sanguigno con gli interventi di tastiera ed organo esaltandosi in "Blind Leader" in cui si evidenziano accenni psichedelici, molto bene si comportano anche Anna Bertasini e Daniela Pase nelle backing vocals esaltandone i cori. Estremamente consigliato per gli amanti di tutta la buona musica senza distinzione di genere e sottogenere e allo stesso tempo sarebbe interessante poter seguire le loro gesta in sede live dove riescono ad esaltare le loro qualità.