BOREALIS: Purgatory
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23/06/2015Da band emergente a fare il salto decisivo verso il successo il passo a volte può essere breve, e credeteci, questo può essere proprio il caso dei canadesi Borealis che dalle imponenti foreste dell'Ontario danno alla luce il loro terzo album 'Purgatory'. I cinque giovani metaller sono cresciuti e maturati velocemente, sfociando le loro ottime qualità compositive nelle dodici songs che formano questo act particolarmente interessante e complesso. A contribuire enormemente a questo successo è il singer e chitarrista Matt Marinelli, con la sua voce affascinante, ma allo stesso tempo accattivante nelle varie tonalità richieste per questo lavoro. Matt rende in modo eccezionale tutti i pezzi dell'album e mai ripetitivi, ma se volete rendervi conto di questo dovrete ascoltare, fra tutte l'epica ballad "Rest My Child", nella quale viene supportato da uno strepitoso assolo di chitarra. Un metal progressivo segna 'Purgatory' con song come "Past The Veil", "From The Ashes", "The Chosen One", ma anche episodi acustici nel brano "Darkest Sin" dalle atmosfere malinconiche e cupe, ed una forte componente melodica nella voce di Matt Marinelli. I cambi di tempo dei vari pezzi e gli assoli di chitarra evocativi ci mettono davanti ad una concreta possibilità, se la band andrà avanti di questo passo diventerà l'erede dei Kamelot, e sarebbe stata una combinazione vincente poterli vedere assieme in tour. Per il momento negli Stati Uniti i Borealis apriranno per gli Evergrey, ma ricordiamoci che a volte, come già detto, il passo per il successo può essere breve...
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