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BLUES PILLS: Lady In Gold - Live in Paris

data

02/01/2018
80


Genere: Classic Rock
Etichetta: Nuclear Blast Records
Distro: Warner Music
Anno: 2017

Gli svedesi Blues Pills hanno pubblicato l’anno passato il loro secondo album, ‘Lady In Gold’, che ha suscitato sensazioni fortemente costrastanti all’interno di critica e pubblico; chi lo considera una tappa di un percorso evolutivo della band che ne ha fatto accrescere la qualità e ne segna la grande capacità di crescita; chi invece un esperimento sonoro non convincente, a riprova che i veri Blues Pills siano quelli densamente più genuini e più classic rock del primo album. Sul versante live, la band aveva già pubblicato la loro testimonianza del Freak Valley Festival di due anni fa, un prodotto molto ben dotato sotto molti aspetti, da quello meramente interpretativo e di prestazione dato dalla band, a quello strettamente legato alla confezione del prodotto ed ad alla sua resa audio. Dopo la pubblicazione di ‘Lady In Gold’, i Blues Pills, con il supporto della Nuclear Blast, danno alle stampe (in formato sia CD che DVD) il live registrato a Le Trianon di Parigi il 30 ottobre 2016, in una serata risultata sold-out grazie alla presenza di oltre 1200 fans entusiasti. A ricordo dei live avvenuti in Italia (buoni ma mai pienamente entusiasmanti) ed anche al riscontro avvenuto in termini di qualità con il loro secondo album in studio, si è quindi giunti all’ascolto di questo live con una piccola nota di riserva. Riserva che dopo pochi ascolti viene spazzata via da una prestazione della band davvero ottima. I Blues Pills a Parigi hanno proposto un live testimoniato dalla grande velocità di esecuzione e dall’approccio combattivo nell’interpretazione dei pezzi, che caratterizza gran parte dello show parigino, dove ci sembra di essere catapultati dentro un’automobile che viaggia a grandi velocità e ampie falcate, e che non sembra dimostrare segni di cedimento. Tutto questo grazie, oltre all’inpterpretazione ottima della cantante Elin Larsson, anche all’approto dato dai musicisti della band, autori tutti di una prova sopra le righe, partendo dalla ritmica indiavolata e possente della batteria di Andrè Kvarnström e del basso di Zack Andersson, e passando dalle linee di chitarra vibranti e finalmente poco narcistiche (come capitato durante gli show italiani) del talentuoso Dorian Sorriaux. Gli elementi strumentali sembrano anche essere riportati sul supporto audio con una buona qualità, senza tante sbavature date dalla registrazione, dal mixaggio e dalla post-produzione. Tornando alla concreta esecuzione musicale della band, i ragazzi hanno voluto interpretare la situazione speronando a più riprese il metaforico cavallo, costringendogli a raggiungere una tale velocità che, a tratti, sembra anche essere eccessiva, come nel caso dell’esecuzione di “Black Smoke”, interpretata in un modo tale da non poter essere apprezzata appieno proprio perché nasce per essere suonata in maniera più cadenzata e dilatata. Elin Larsson si conferma sempre di più una vera mattatrice da palco, grazie ad una prestazione vocale sempre ad alti livelli, in cui imprime grinta e passione a 360° gradi, ed una capacità di intrattenimento che, seppur misurata in termini di tempo dedicatogli, catalizza il pubblico con una facilità disarmante, raccogliendo ogni volta ovazioni ed incoraggiamenti, come per esempio nell’annuncio della doppietta “High Class Woman” (dedicata alle donne presenti in sala) / “Ain’t No Change”, o anche durante l'incedere impetuoso di un pezzone quale '"Elements And Things", di gran lunga il brano migliore dell'ultimo album. Tutte queste caratteristiche convergono in un unico stato di climax emozionale ed esplosivo, come sempre, nell’interpretazione del cavallo di battaglia della band, “Devil Man”, con i suoi proverbiali richiami iniziali per far aizzare la folla e prepararla poi al tripudio speed rock che ne segue, grazie anche all’apporto dei compagni che sembrano essere in stato di grazia. Un’interpretazione che poi diventa più calda ed intima quando Elin prende possesso del piano e canta quello che sarà un futuro must della band, come “I Felt A Change”, che si suppone sia stato suonato con un faro chiaro puntatole addosso e nient’altro, come giusto che sia. Questo live cresce ascolto dopo ascolto, finendo quindi per essere un prodotto che i fan della band, come anche chi segue in maniera spassionata il filone classic rock, non possono assolutamente farsi scappare.

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