BLACKBOARD JUNGLE: WELCOME TO THE BLACKBOARD JUNGLE
data
15/06/2007Nati nei primissimi anni novanta ma destinati a sciogliersi non più tardi di qualche anno più tardi, i Blackboard Jungle riuscirono in tale breve lasso di tempo a dare alle stampe un interessante debut cd (intitolato "I Like It A lot") e a registrare negli immediati mesi a seguire altre tracce che finirono accantontate nel classico scaffale dei ricordi, e che altro non attendevano se non essere ripescate da qualche buon volenteroso. Ora, sempre grazie alla Suncity Records, l'opportunità che ci viene offerta è quella di riesumare tali oramai dispersi pezzi di storia, una serie di brani dalle notevoli potenzialità in cui ottime melodie, chitarre sempre in prima linea e classici cori d'impatto vengono fusi in una miscela che ricorda a tratti alcune similitudini con bands quali Faster Pussycat, Guns N' Roses e bands limitrofe, impressione confermata anche delle influenze ricevute in fase di produzione (per quanto concerne il primo album) dall'axeman dei Faster Pussycat Brent Muscat. Il risultato è quindi incanalato in una serie di tracce contraddistinte da numerosi spunti interessanti, sia per quanto concerne il songwriting (qua e là ispirato da leggeri elementi già in grado di affacciarsi al futuro) che per il lato squisitamente d'arrangiamento, entrambi curati a dovere per dar sfogo ad un gruppo capace di ritagliarsi comunque una propria riconoscibile identità e bravo, tra le altre cose, ad inserire alcune azzeccate chicche strumentali che vanno a completare al meglio il tessuto sonoro di ogni traccia. Tracce che si fanno apprezzare senza difficoltà già ad un primo ascolto, dando così ragione all'australiana Suncity Records per questa altra opera di abbordaggio del passato. Non c'è altro da dire su questo "Welcome To The Blackboard Jungle", un cd che senza ombra di dubbio farà la sua bella figura nelle discografie dei tanti rockers d'annata sparsi per il globo, i quali potranno godere, senza ombra di dubbio, di un'altra bella dose di materiale qualitativamente valido e sin qui rimasto inedito. Davvero non male, e tanto di cappello ancora una volta all'operato della Suncity Records.
Commenti