BIG LIFE: Big Life
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28/04/2011Accoppiata da urlo che sforna una bomba AOR! Steve Newmann ed il cantante dei Prayer Mantis, Mark Thompson-Smith, quest'ultimo dopo un lungo periodo di inattività, creano questo prodotto basato su molti richiami ai fasti degli anni '80, ispirandosi più ad uno scandi-rock, ed all'hard rock americano che qualcosa più vicino alla loro terra natia. Negli ultimi due anni, tra Vega, Uriah Heep e Shadowman, sembra che gli artisti della terra d'Albione stiano prendendo le distanze dal cliché che ha sempre perseguitato l'AOR britannico. Non sono esenti questi Big Life dove Newmann, dopo il successo di 'The Art Of Balance', si getta su questa nuova creazione ridando sopratutto lustro a Thompson-Smith e alla sua splendida ugola, nonché mettere al servizio del popolo seguace di questo genere tutta la sua arte e classe nel creare brani e nel saperli produrre ed arrangiare maestralmente. Ovvio che non inventano, ma solo la qualità e la classe profuse valgono come minimo dieci ascolti. Dalla opener "Dying Day", potente tirata con una dose enorme di armonie splendide, alla semi-ballad "Better Man" che con il suo incedere conquista anche i più scettici, passando al mid-tempo "I'll Still Be Here", non si può essere esentati dal non apprezzare questo lavoro, costruito splendidamente, senza alcun appunto, con ben poche perplessità ed una certezza univoca: questo è un gran bel prodotto.
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