ANTONIO DI CARA: Dietro Il Sipario
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21/07/2014Un incrocio tra la tradizione country americana, il folk centro-europeo e uno strimpellatore di piazza: ecco come potrebbe essere riassunto in breve ciò che propone questo terzo disco di Antonino Di Cara. Non a caso troviamo il banjo, la onnipresente fisarmonica, il violino e una struttura-base fatta di chitarra e voce. Classico soundtrack di un film ambientato nel medioevo. Una proposta quindi abbastanza azzardata, probabilmente destinata ai soli patiti del genere: a chi è nuovo, o in ogni caso poco consono a queste sonorità, l'ascolto di un full length del genere può diventare alla lunga sfiancante. Non è un caso infatti che i pezzi migliori si concentrino all'inizio ("La Fiera Di Maggio", l'ottima "Giuda"), mentre le tracce seguenti si trascinano (e con loro si trascina anche l'attenzione dell'ascoltatore) con fatica fino alla conclusiva "L'analfabeta", altro pezzo degno di nota. Non sufficiente però per salvare la baracca.
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