AMPHITRYON: SUMPHOKERAS
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30/11/2007Arrivano da Oltralpe gli Amphitryon, al loro esordio, e propongono un sound tanto raffinato quanto difficilmente catalogabile. Il genere presenta le caratteristiche del Death Doom Metal, con elementi estremamente melodici e gothic, con l'accostamento di più voci, una maschile - in growl, ovviamente - e una femminile molto armoniosa, sorretta da un'altra voce, sempre femminile. Insomma, il solito accostamento "La Bella e la Bestia". L'accostamento più facile è con i Therion e i primi Gathering. Ma le tematiche care ai nostri sono rivolte all'Antica Grecia, e infatti le composizioni seguono la struttura del teatro corale. I riff di chitarra sono molto semplici e di ampio respiro, in piena tradizione Doom, e l'accostamento della voce melodrammatica ed eterea di Sarah Barisele al grave growl di Laurent Desvignes rende perfettamente l'emozionalità e l'introspezione delle nove tracce. Per quanto semplici, i riff costruiti da chitarra e basso sono ben congegnati e originali. L'intero lavoro, però, risulta parecchio "pesante" da digerire e certamente non facile da comprendere appieno. L'elemento "catchy" è assolutamente inesistente in questo disco, gli Amphitryon non cercano di colpire con riff accattivanti o "ruffianate", il loro unico scopo è rendere in maniera coerente le loro - interessanti e raffinate - tematiche. E se da un lato, questa anti-commercialità a favore della qualità assoluta rende dei veri artisti i francesi, da un altro lato li rende difficilmente abbordabili. In un certo senso, sembra di trovarsi davanti a un lavoro di musica classica.
_ PER I FANS DI Therion - The Gathering - My Dying Bride
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