ADELITAS WAY: Home School Valedictorian
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11/06/2011Il nevada ha sfornato ben poche band, la città per antonomasia del gioco e della perdizione ancora meno, quindi gli Adelita sono una sorta di mosca bianca nella Las Vegas delle slot machines. Giunti all'attenzione mondiale con il pezzo del 2009 "Invincible", coronato poi dall'uscita del primo full lenght, la band che porta il nome di una bettola di Tijuana, ritorna più convinta e incazzata che mai. Vale il solito discorso, il genere dell'hard rock americano post-grunge è un po' un polpettone trito e ritrito, certo è che fra le fette del suddetto ci si possa trovare qualcosa di valido. Ci si immagini un misto tra Seether e Nickelback con idee fresche, ed eccovi serviti questi quattro baldi giovincelli. Certo è però che il primo singolo "Sick" è veramento vicino agli Shinedown, fermo restando che è un buon pezzo, ma nulla di che. Molto ma molto meglio "Alive" che ha in sè molta più originalità, sicuramente un grandissimo brano. Altrettando valido è "Good Enough", un mid veramente vincente. In pratica questo disco è straordinario quando cala la presunta cattiveria sterzando più sulla melodia e direttamente sulle canzoni: se quest'opera fosse composta da mid e ballad sarebbe un capolavoro. Di contro alla fine sarebbe una noia, quindi va bene così. Bissato l'ottimo esordio.
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