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XTREME METAL ASSAULT

Cosa ci puo' essere di meglio nell'andare in vacanza a Malta e scoprire un metal festival con circa 10 band locali delle quali almeno tre di risonanza internazionale (parliamo di Beheaded, Loathe e Weeping Silence)? Nulla, tutto cio' e' sommo gaudio per un metallaro che si professa tale. Il festival in questione ha avuto inzio alle 18 circa, a quell'ora il sole di Malta non ha pieta' nemmeno per il metallaro piu' incallito, e con onesta' dobbiamo ammettere che facevamo giacere le nostre povere e vecchie ossa ancora in spiaggia in previsione di cio' che prevedevo avremmo pregustato in tarda serata. Arriviamo nei pressi della vecchia prigione militare verso le 21.45, che poi di vecchio non aveva granche' in quanto oggetto di lavori di ristrutturazione che gli hanno donato nuova vita, e ci rendiamo conto che luogo migliore non poteva essere scelto. Nei due androni a cielo aperto erano stati montati due palchi di medie dimensioni che permettevano, con un tempismo svizzero, di alternare le band senza la minima perdita di tempo. Ci ritroviamo giusto in tempo per l'inizio del set dei Repugnance, autori di un brutal death di stampo americano sulla falsariga di Incantation/Deeds Of Flesh, per la verita' un po' fine a se stesso tanto che fino ad oltre la meta' del set sembrava di ascoltare sempre lo stesso brano a causa di strutture molto simili tra loro, batteria che viaggiava sempre sullo stesso tempo, basso in grande evidenza che oscurava il suono della chitarra; verso la fine del set hanno variato i ritmi e i tempi, ne ha beneficiato il risultato che e' coinciso con i pezzi migliori del set dando maggior respiro a parti troppo quadrate. Seguono gli Insurgence, una sorta di incrocio tra Disturbed/Killswitch Engage, metalcore americano con cantato screaming spesso sopra le righe - nel senso che era troppo presente e infastidiva il fluire del sound pieno di groove - con accordature ribassate, ottimi breakdown e refrain, piacevoli aperture melodiche progressive, il cantante e' un protopunk carico di adrenalina che se riuscira' a mitigare l'ormone giovanile (inteso come presenza della voce oltre il necessario) sara' il valore aggiunto della band. Seguono i veri headliner della serata in quanto band piu' longeva a Malta (1991): i Beheaded con Frank Calleja alla voce, una delle persone piu' tranquille che abbiamo mai conosciuto, sul palco si trasforma in un vero animale da palcoscenico; la sua mimica e' feroce, come quella di un capo in un branco di leoni. La band procede nel solco tracciato lungo tutta la ventennale carriera, cioe' quel brutal death metal tecnico con un basso che detta legge non limitandosi a fare il solito lavoro di accompagnamento; "Never To Dawn" tratto dall'omonimo ultimo cd vede Frank utilizzare un rappato che fa venire subito alla mente Glen Benton nell'opera omonima e anche l'assolo di Omar Grech nel finale del pezzo e' un ode ai Deicide. Il pubblico e' stato intrattenuto da un discorsetto del singer contro le regole precostituite e contro tutto cio' che e' proibizionismo, ha incoraggiato i ragazzi a divertirsi quanto piu' possibile ma di tornare a casa sani e salvi (un vero padre di famiglia), di seguito da una serie di gentilissimi 'fuck' che invitavao la folla a pogare sotto il palco. "Recounts Of Disembodiment" e' contraddistinto da armoniche alla Rob Vigna (Immolation prima maniera) che contribuiscono alla discesa nei meandri oscuri dell'inferno. "Dead Silence" un ultra-grind di memoria Brutal Truth che ci accompagna verso l'epilogo del set di una band che non conosce ostacoli di sorta. Turno dei Loathe, autori di un nu metal/deathcore ad alta dose di breakdown ed una matrice di suono di chitarra molto vicina a quella dei meshuggah; curiosita' della band e' la somiglianza di uno dei chitarristi a Serj Tankjan il cantante dei System Of A Down. La coesione e l'energia trasmessa e' invidialbile tenendo presente anche il periodo di militanza (due lustri) della band. Chiediamo scusa alle altre band che non troveranno copertura in questo report ma problemi logistici ci hanno costretti ad andare via prima della fine del festival. Foto del festival: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.591288844225281.1073741848.410019809018853&type=3 Scourging Repudiation Lament of a sordid god Transcendental Iniquity Never to Dawn Resurgence of Oblivion Recounts of disembodiment Dead Silence Suffer in Silence

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