WHITE LION + MAD MAX

[MAD MAX] Un attacco di pura neve invernale, che ha messo non poco a soqquadro gran parte delle zone del nord Italia (con relativa decimazione della possibile audience al seguito), fa da cornice alla data bolognese della nuova calata italica dei White Lion, come ben noto rappresentati dall'unico reduce della formazione originale, alias il singer Mike Tramp. L'onere di apripista della serata in questione viene accollato dagli hard-rockers teutonici Mad Max, freschi di stampa con il loro recente (e convincente) 'Here We Are', un album che ha messo in mostra la rinnovata vena artistica di una formazione oramai in preda ad una vera e propria seconda giovinezza, caratteristica confermata anche nei due shows in compagnia del leone statunitense. Perfettamente affiatati, disinvolti nel tenere il palco e vogliosi di riscaldare a dovere i temerari accorsi per l'occasione, i Mad Max hanno sciorinato con grande vena una breve ma intensa lista di brani provenienti dal proprio piacevole repertorio, il tutto senza tralasciare alcuni estratti dalla propria già citata ultima fatica discografica (la frizzante "Caravan" e la meravigliosa title-track), i quali hanno ben figurato anche all'appuntamento con la non semplice realtà on-stage dimostrandosi coinvolgenti e briosi al punto giusto. L'ennesima conferma qualità del trio Voss/Breforth/Bergmann insomma, in questo caso accompagnati dalla presenza di un drummer degno della loro qualità, alias il poderoso (già con i Vengeance) Hans In't Zandt. [LIZHARD] La presentazione del proprio omonimo debut album, rilasciato sul mercato nei mesi appena trascorsi grazie all'interesse della texana Perris Records, ha rappresentato l'occasione per gettare i riflettori anche sull'accattivante hard melodico di derivazione a stelle e strisce dei Lizhard, quintetto tricolore in grado di confermare anche dal vivo le buone parole spese nei propri confronti in sede di recensione in studio. La formazione lombarda, guidata dal convincente timbro vocale di un singer di razza come Luke Marsilio, ha contribuito a mantere alto il livello artistico enfatizzato dalla grande performance dei predecessori Mad Max, dando prova di una notevole coesione nel gruppo e di una marcata solidità nonostante la giovane età degli elementi della line-up. Bravi e convincenti, anche in un purtroppo breve spazio reso ancora più risicato da esigenze tecniche di chiusura del locale a termine della serata. [WHITE LION] Serata di chiaroscuri per la giovane formazione a supporto di Mike Tramp, singer che oramai dimostra di essere giunto ad un livello di chiaro debito vocale, una situazione che lo stesso dimostra di riuscire a superare più o meno agevolmente grazie al carisma guadagnato nel corso di anni e anni di performance dal vivo. Personalmente avevo espresso, a tempo debito, più di una perplessità nei confronti dell'attuale formazione del leone bianco, convinzione che anche nel corso di questa data bolognese non è stata del tutto rimossa e cancellata dal cervello del sottoscritto, il tutto nonostante una comunque tangibile crescita artistica, con tutta probabilità figlia dell'esperienza maturata nel corso di molteplici appuntamenti on-stage in vece di un pesante monicker come quello dei White Lion. Il risultato è un'esibizione che non convince appieno, la quale fa da anteprima ad una serata maggiormente brillante come quella successiva nella sede capitolina del Jailbreak, occasione in cui la line-up d'oltreoceano ha finalmente dato prova di volersi divertire coinvolgendo i numerosi accorsi per l'occasione. Per quanto riguarda la serata in questione, invece, il gruppo in toto non è riuscito a lasciare il segno per quanto concerne il proprio ordinario rendimento sul palco, lasciando agli apripista Mad Max la coccarda di vera rivelazione di una serata purtroppo funestata da difficili condizioni atmosferiche.