UNSANE + RON GALLO
Si rinnova anche per quest'anno l'appuntamento tra le colline toscane di Castellina Marittima, piccolo e tipico paese della provincia di Pisa, del MusicaW Festival, giunto nel 2018 alla sua ventiquattresima edizione. Ed anche per quest'anno l'offerta di generi e sonorità risulta molto varia, passando dal blues, al rock energico, al dub, ed in generale a tutta la musica alternativa. Ed anche quest'anno, un'offerta musicale rigorosamente gratuita, a cui fanno da contorno stand musicali, oggettistica artigianale, sfiziosità, ed in più esibizioni parallele per chi vuole passare la festa in maniera più tranquilla e sobria, soprattutto pensando a ciò che succede all'interno dell'anfiteatro che si pone di fronte al palco principale quando si esibiscono i musicisti più importanti. Inoltre, non sono mancate le offerte di cibo e bevande che si sono espresse positivamente per la loro varietà.
In questa sede vogliamo porre la nostra particolare attenzione sulla serata di lunedì 13 agosto, che si pone, come per i restanti giorni, come un momento molto frizzante ed intenso per gli amanti della buona musica. Danno il calcio d'inizio della serata i viareggini Vesta, nuova promessa del panorama post-rock italiano, che hanno dato alle stampe da meno di un anno il loro debutto eponimo per Argonauta Records. Sul palco di Castellina, il loro impatto si presenta subito molto buono, con linee strumentali particolari ed incisive, dove tutti i componenti del trio si completano a vicenda, senza mai primeggiare l'uno sull'altro. E' anche vero che dal vivo non sono sembrati essere particolarmente originali come sound e come soluzioni d'insieme, ma hanno comunque tenuto la barra costantemente dritta senza mai calare di intensità. E in contesti live questo è molto importante.
Si passa poi ad un ensemble musicale di tutto rispetto, visti i nomi e le band da cui provengono. Gli Arto, che tra i propri componenti figura gente già nelle file di band come Calibro 35, Zeus, Ronin e Iosonouncane, puntano tutto sull'estro e sull'imprevedibilità, caratteristica fondamentale che viene emersa per tutto il loro live, dato proprio il background dei musicisti. E si passa quindi con una facilità quasi inquietante da parti jazzate, a sferzate metal di grande fascino, passando per noise e prog senza batter ciglio. Il risultato è stato una performance musicalmente impeccabile, convincente e sicura, con la chitarra di Cristian Naldi, insieme a quella di Bruno Germano, assolute protagoniste nella loro varietà di soluzioni: dal rock al metal, passando con tracce intense e profonde di blues. Una band dalla classe innata.
Ad un certo punto, salgono sul palco dei personaggi che sembrano usciti da un episodo di That 70's Show in quanto ad eccentricità e gusto vintage, in particolar modo il batterista Steve Bisirri, e poi il leader della band, Ron Gallo, in perfetta tenuta da imbianchino. Apparentemente lo show sembra iniziare con ritardo, ma durante il line-check la band improvvisa delle jam che coinvolgono il pubblico, in particolare con uno spezzone di "Come Together" dei Beatles, a da quei momenti si capisce, a differenza del resto del pubblico, che lo show di Ron Gallo è già iniziato, e che si protrarrà nella sua parte principale con il suo rock molto frizzante, a cui alterna con frequenza intensa determinate parti blues, e soprattutto garage, che sono le parti che infiammano maggiormente il pubblico. Lo show di Ron aumenta sempre più di vigore, ed il suo veloce rock a tratti sfiora anche il metal, quando si presenta visibilmente duro. Al lato musicale, ogni tanto si sono affiancati piccoli intermezzi quasi comici, che semplicemente integrano un'offerta artistica capace di attirare per bene più di un avventore. Un artista che dal vivo fa la sua porca figura.
Nell'anfiteatro la gente si sta ormai assiepando fino a riempire tutto lo spazio, per accogliere delle autentiche icone del noise rock americano e non solo, i newyorchesi Unsane, vecchia guarda e zoccolo duro di garanzia per questo genere. E non ci si poteva che aspettare uno show di puro impatto non solo sonoro, ma anche fisico, dova la band si pone a capo della guerriglia che in pochi istanti si scatena tra il pubblico. Prendendo un live a caso del passato recente come, ad esempio, il SoloMacello di due anni fa al Magnolia, dove c'è sempre stato baccano ma nel complesso il pubblico è rimasto piuttosto incline verso l'ascolto, in questo caso invece siamo a Castellina Marittima, e come ormai noto, appena si accende la miccia, il fuoco alla fine è indomabile. Ed allora, dall'inizio alla fine, è continua bagarre, con pogo, mosh pit e i consueti crowdsurfing e stage diving che si faticano alla fine a contare.
Sudore, lotta e anche sangue in qualche caso (è stato bello assistere in presa diretta ad un bel pugno in faccia ben assestato), ed è merito assoluto del power trio che, a quasi sessant'anni, detengono una forza ed un impeto che certi ragazzetti se li sognano. Granito puro, soluzioni musicali che sono mazzate sulle gengive, le grida disperate di Chris Spencer grondanti sudore che non cedono mai di un millimetro, e la batteria di Vinnie Signorelli martellante e militarmente continua, come le più severe sentenze. Solo grazie a band di questo tipo e a audience di questa sostanza, si può assistere a degli show totali.
(photo-report a cura di Margherita Bandini)
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