THE STRANGLERS
A causa di alcuni problemi "logistici", arrivo al Transilvania Live di Milano in clamoroso ritardo, perdendo così l'intera esibizione dei Mugshots. Ci tenevo a vedere i cinque horrorifici bresciani all'opera su un palco importante come quello del Transilvania, a maggior ragione come supporto di una delle leggendi viventi della new wave, gli Stranglers. Chiacchierando poi con il tastierista Erik Stayn, ho avuto modo di scoprire che il pubblico ha decisamente apprezzato lo show dei Mugshots. Passa qualche attimo, ed ecco gli Stranglers sul palco: solo due sono i reduci della formazione originale, il bassista JJ Burnel e il tastierista Dave Greenfield; alla chitarra e voce troviamo il bravo Baz Warne, e alla batteria un ventitreenne decisamente all'altezza della situazione (Ian Barnard). Lo show è coinvolgente: nonostante l'esperienza ormai enorme accumulata dalla band, si vede chiaramente che i musicisti suonano perchè amano suonare e divertirti: aspetto, questo, che si trasmette immediatamente a tutto il pubblico. E allora sulle note di brani clamorosi come "Get A Grip (On Yourself)", singolo del loro primo album, "Nice And Sleazy", o "Unbroken" (la prima, splendida, traccia del loro ultimo lavoro), l'atmosfera del Transilvania si fa accogliente, viva ed estremamente piacevole. Probabilmente per i più "anziani" nel pubblico, quelli che hanno seguito gli Stranglers fin dalle loro origini, questo show è un po' come un ritrovo tra vecchi amici, mentre per chi la band inglese l'ha scoperta da poco, è un'occasione per vedere dal vivo un gruppo che la musica ce l'ha nel sangue, a prescindere dall'età. Quando le note di "Golden Brown" si diffondono nell'aria, è pronta l'ovazione; si continua poi tra ultimo album e brani vecchissimi, senza mai pedere colpi. C'è spazio anche per una cover dei Kinks, "All Day And All Of The Night". Dopo gli ncredibili i numeri del tastierista Dave Greenfield su "Duchess", si chiude con "London Lady", l'unico vero pezzo punk degli Stranglers. Qualche attimo di attesa, ed ecco di nuovo i quattro musicisti sul palco per i bis: "Nuclear Device", "Dagenham Dave", "Hanging Around" e soprattutto la clamorosa "No More Heroes", che TUTTO il pubblico canta a squarciagola. Un inno epocale. Finisce qui, gli Stranglers se ne vanno, la gente sorride soddisfatta. Un grande, grande concerto. Setlist 5 Minutes Get A Grip (On Yourself) Spectre Of Love Nice And Sleazy Death And Night And Blood Unbroken Peaches Always The Sun Golden Brown I Hate You Lost Control Walk On By Relentless Burning Up Time All Day And All Of The Night Duchess London Lady Nuclear Device Dagenham Dave Hanging Around No More Heroes
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