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THE GATHERING

Nel ventennale di carriera della band olandese ecco che i The Gathering fanno tappa a Milano per il tour di promozione del loro ultimo lavoro intitolato 'The West Pole'. L'attesa dei fans italiani per la performance del quintetto è abbastanza alta perché il disco uscito da poco è quello che ha sancito l'uscita dal gruppo dell'ottima vocalist Anneke van Giersbergen sostituita da Silje Wergeland, ex del gruppo Octavia Sperati. Silje ha saputo convincerci su 'The West Pole', però sappiamo tutti che il vero banco di prova di un cantante non è la registrazione in studio ma la resa dal vivo. Il contesto del concerto, forse legato al fatto che si tratta di una serata di un martedì sera, non è dei più affollati e all'ingresso la gente entra alla spicciolata: alla fine non ci saranno più di 200/300 persone nel locale all'inizio del concerto dei Teh Gathering. Tutti coloro che come me sono arrivati un po' prima hanno nel frattempo potuto ascoltare l'esibizione del gruppo di supporto Autumn. Gli Autumn sono una band anch'essa olandese di ben 6 componenti che per circa 45 minuti ci hanno proposto un heavy/gothic rock molto interessante e valido. Questo gruppo, che alla voce presenta dall'anno scorso la brava Marjan Welman scoperta da Arjen Lucassen per il suo progetto Ayreon, mette in mostra ottime capacità e bravura tenendo il palco ottimamente e scaldando ben bene il pubblico. Da parte mia credo che dopo la loro esibizione di ieri darò sicuramente un ascolto alle loro produzioni in quanto credo possano dare molte soddisfazioni. Dopo gli Autumn e poco dopo le ore 21 salgono sul palco gli highliner della serata: i The Gathering. Uno ad uno si avviano ai proprio strumenti tranne la vocalist che invece di mettersi al microfono si posiziona dietro le tastiere vicino a Frank Boeijen. Infatti la scelta per l'apertura del concerto è ricaduta su una lunga e psichedelica "When Trust Becomes Sound", traccia totalmente strumentale che fa da apertura anche del loro ultimo lavoro. L'impatto verso il pubblico è quindi subito forte e i presenti dimostrano di gradire la scelta. Dopo questo attacco ecco che Silje Wergeland si avvicina al microfono ed i presenti sono pronti per vedere come se la cava dal vivo. Si parte con "No One Spoke" sempre da 'The West Pole' e Silje mette in mostra che l'ottima voce incisa sull'albumo non è frutto solo di tecniche raffinate di registrazione, ma anzi è tutta farina del proprio sacco. Ma il vero banco di prova per i fans storici è come la vocalist affronterà le canzoni dell'era Anneke e la curiosità viene subito accontentata: "On Most Surfaces (Inuit)" e "Analog Park", intervallate dalla nuova "A Costant Run", fanno capire che la ragazza norvegese ha le capacità per riuscire a proporre i brani di Anneke senza grossi problemi. L'unica nota che si può sottolineare è che Silje sembra più fredda sul palco della ex vocalist olandese, a volte risultando un po' "distaccata" ma la resa vocale è comunque di qualità. Il concerto, giustamente, continua ad intervallare pezzi nuovi a veri e proprio cavalli di battaglia della band e quindi ci troviamo ad ascoltare la titletrack "The West Pole" e la sempre eterna "in Motion #1", una bellissima "Great Ocean Road" e la tranquilla "No Bird Call". Dopo questo quartetto di ottimi pezzi fa capolino l'unica canzone degli ultimi album "Even The Spirits Are Afraid", pescata da 'Souvenirs' (niente invece verrà eseguito dal disco 'Home'), seguita in rapida successione dalla stupenda accoppiata "Marooned" e "Saturnine" che fanno esaltare il pubblico. Il gruppo poi si congeda con la nuova e bella "All You Are". Usciti tra gli applausi e richiamati sul palco dal pubblico per il bis di rito i The Gathering ci regalano due ottime perle come "Leaves" e "Travel" che dimostrano ancor di più che la scelta di Silje Wergeland è azzeccata perché riesce comunque a dare nuovi spunti per il futuro pur riuscendo a mantenere un giusto collegamento con il passato di grande spessore della band. In definitiva possiamo affermare che il concerto di Milano, seppur con avvenuto di fronte ad un pubblico non gigantesco, è stato sicuramente apprezzato dai fans della band, anche da coloro che tenevano che la perdita di Anneke fosse troppo grande per riprendersi. i The Gathering sono ancora sulla cresta dell'onda e crediamo possano darci ulteriori soddisfazioni in futuro. SETLIST 01. When Trust Becomes Sound 02. No One Spoke 03. On Most Surfaces (Inuit) 04. A Costant Run 05. Analog Park 06. The West Pole 07. Great Ocean Road 08. In Motion #1 09. No Bird Call 10. Even The Spirits Are Afraid 11. Marooned 12. Saturnine 13. All You Are Encore 14. Leaves 15. Travel

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