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NANOWAR OF STEEL

Stasera al Blackout assisteremo al nostro terzo concerto dei Nanowar of Steel in meno di un anno. Ci piazziamo sotto palco, pù o meno davanti alla pancia pelosa di Abdul: nemmeno stavolta potevamo perderci il lancio di cialde di caffè (18/10), e la presentazione di qualche bella padella in acciaio inox (18/10) mentre Potowotominimak passa ripetutamente dal suo io a quello di cacciatore della notte (18/10) per rivelarci poi improvvisamente e crudamente di non essere un vero barbagianni, facendoci sentire come quando nostra mamma ci disse che babbo natale non esiste. Comunque i nostri non fanno in tempo a salire sul palco e sparare il primo accordo di "Nanowar" che già la folla di plebaglia travestita (martedì grasso) intorno a noi s'infuoca e s'agita emettendo versi di orchi sanguinanti. Su "Feudalesimo e Libertà" sale il pogo incitato dal Baffo al grido di <<alla pugna, alla gogna!>>, ed a poco a poco nell'aria si spande un olezzo di corpi sudaticci che ben si abbina alla canzone "A cena da Gianni" con le sue torte di meeee sacher che cantiamo tutti in coro. Il quintetto è inarrestabile, e tra una gag e l'altra ci si ritrova a gridare a squarciagola un liberatorio "Forest Of Magnaccions". C'è tempo di presentare anche qualche nuova chicca come "Operatore Ecologico", e di fare un balletto stile bimbominkiaboy-band su "Rap-sody" in cui scopriamo un Baffo fratello gemello di Shaggy. Immancabile poi "Odino e Valhalla" trasformata per l'occasione in "Odino e Magalli". Scendono dal palco, si spengono le luci per un nanosecondo, ma nemmeno per quell'attimo qualcuno ha pensato che il concerto potesse finire qui. Nessuno li avrebbe lasciati uscire dal locale senza aver suonato le mitiche "Giorgio Mastrota" (tro-ta, tro-ta, tro-ta) e "Master of Pizza" con le quali chiudono uno show esilarante. Perchè andare a vedere un concerto dei Nanowar Of Steel? Perchè ti fanno riflettere sulla cruda realtà della nostra situazione politica, economica, culturale, ma con le loro abilità teatrali e comunicative si muore dal ridere dall'inizio alla fine, e non ultimo sottolineiamo che seminascoste da testi satirici, le trame musicali sviluppate, gli assoli di Abdul, la doppia cassa di Uinona Raider, gli acuti di Potowotominimak dimostrano che le doti tecniche di ciascuno di loro sono indiscutibili.

Setlist:

01. Nanowar
02. Fight the dragon for the village
03. Feudalesimo e libertà
04. Look at two reels
05. A cena da Gianni
06. Il cacciatore della notte
07. Lamento erotico
08. Forest Of Magnaccions
09. Operatore ecologico
00. 400 calci
11. Metal la-la-la
12. In the sky
13. Rap-sody
14. Odino and Valhalla

Encore:
01. Giorgio Mastrota
02. Master of pizza

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