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MR. BIG

Attendevo con particolare trepidazione il ritorno on-stage dei Mr. Big, il supergruppo a stelle e strisce salito agli onori delle cronache negli anni novanta per la pubblicazione di una serie di lavori di notevole spessore artistico, uscite in cui melodie di forte impatto, sontuosi virtusismi esecutivi e un carisma degno solo dei grandi del rock li aveva catapultati nell'Olimpo destinato ai più influenti nomi del genere. Sono le 21.40 circa quando il quartetto d'oltreoceano, unico protagonista della serata (non è stato infatti previsto nessun opening act), attacca subito alla grande con una rombante "Daddy, Brother, Lover, Little Boy", ripetendosi nel migliore dei modi grazie ad una "Take Cover" perfettamente riesumata. L'unico ad apparire un attimino freddo è il frontman Eric Martin, pronto in ogni caso a riprendersi prontamente dopo aver scaldato a dovere le proprie corde vocali, sostenuto a dovere dalle ottime backing vocals offerte dal duo Gilbert/Sheean. E mentre il concerto si muove con buona vena nella riproposizione di diversi altri acclamati brani della discografia della band, tra cui compare qualche sporadica cover, quello che rimane invece leggermente indigesto a numerosi fans accorsi per la serata è il continuo prodigarsi dei vari membri della band in assoli e virtuosismi vari alla fine di ogni canzone, scelta discutibile che ha finito per penalizzare la setlist dell'evento all'interno della quale sono stati tralasciati alcuni attesi episodi quali "Promise Her The Moon", "Stay Together" e "Goin' Where The Wind Blows". Il sottoscritto, sia chiaro, era tra i primi pronto a volersi godere le acclamate peripezie strumentali come i celeberrimi duelli a mo' di spada dei contendenti Gilbert/Sheean, ma intervallare OGNI SONG con soli di vario tipo ha finito per rendere questi ultimi quasi banali e chiaramente poco ispirati, lasciando l'amaro in bocca per la mancata esecuzione dei capolavori in precedenza citati anche alla stregua delle varie cover presentate in loro sostituzione. In ogni caso la magia delle altre composizioni presentate ha allietato a dovere le orecchie di un pubblico alla fin fine soddisfatto, il quale ha potuto assodare come la reunion del supergruppo americano non sia stata una semplice e volgare mossa per nostalgici, ma un vero e proprio ritorno in pompa magna di una formazione, che indiscutibilmente, ha ancora molto e molto da dire. E a noi fans, ovviamente, non rimane che ascoltare, in attesa di un nuovo (e a grande voce richiesto) album di inediti. SETLIST - Daddy, Brother, Lover, Little Boy - Take Cover - Green-Tinted Sixties Mind - Alive And Kickin' - Next Time Around - Hold Your Head Up - Just Take My Heart - Temperamental - It’s For You / Mars - Price You Gotta Pay - Wild World - Take A Walk - The Whole World's Gonna Know - Rock And Roll Over - Addicted To That Rush ENCORE 1 - To Be With You - Colorado Bulldog ENCORE 2 - Shy Boy - Baba O' Riley

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