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KILLING JOKE

Trentacinque anni di carriera, quindici dischi in studio, miriadi di Ep e singoli, la loro produzione distinta in due fasi fondamentali: quella impropriamente detta new romantic o elettro pop (che è coincisa con le uscite di 'Eighties' e 'Brighter Than A Thousands Sun'), e quella per cui i killing Joke sono diventati fonte d'ispirazione per centinaia di band (che hanno avuto anche più riconoscimenti commerciali, parliamo di Nine Inch Nails, Tool solo per citarne alcune), alla quale la critica specializzata non è riuscita a dare una definizione univoca come genere proposto; così son venute fuori definizioni come post punk, industrial, etc. A noi piace definirlo "after punk" perchè del punk hanno preso l'uso tribale della batteria, invece la chitarra ha un suono spigoloso prettamente industrial. Eccoli qui ancora in giro a dimostrarci che la vena artistica non è esaurita, (difatti il tour coincide con l'uscita del nuovo lavoro 'MMXII') che la voglia di intrattenere argomentando di cose scomode è sempre la stessa nonostante il tempo lascia il segno sui volti, specialmente su quello della 'Pantomima' Jaz Coleman il cui ingresso è stato salutato da un boato in pompa magna accompagnato dalla colonna sonora del film 'Eyes Wide Shut'. Ben ventisette anni dalla sua uscita e finalmente "Love Like Blood" è stato il premio, in apertura del set, per tutta questa pazienza, seguito a ruota dall'incendiaria "Requiem"; da premettere che nutrivamo dei dubbi sulla riuscita di questo live poiché i due precedenti ai quali abbiamo assistito ci hanno lasciati interdetti a causa di una scaletta che non rendeva onore alla loro carriera (Padova 2004, e la prima serata delle due consecutive di Milano 2007 dove suonarono tutto il disco omonimo d’esordio ed alcuni brani di 'What’s This For' che, a parte i grandi classici come "The Wait", "Requiem", "Wardance" e "Follow The Leader" gli altri hanno strutture molto simili e non rendono dal vivo). Jaz è sempre più personaggio calamitante (nella sua tuta da meccanico di tessuto militare chiazzato) con il suo incedere lento e marziale, con lo sguardo misto tra impaurito e assente, e quell'espressione alla Robert De Niro. Fino alla quinta traccia la gestione dei suoni non è stata delle migliori, i singoli strumenti erano intellegibili, ma il tutto era sovrastato da una batteria in overdrive; l'esibizione ha avuto un leggero calo di qualità nella parte centrale (quella che ha coinciso con i nuovi brani "Ferma Camp" e "Pole Shift") colmata da un progresso in marzialità dei pezzi e potenza del suono. Ne è riprova "Rapture" da cui migliora il settings delle sonorità, ma i volumi restano piuttosto alti. Marchio di fabbrica inconfondibile è il suono di chitarra industriale e la batteria tribale di "Chop Chop" tratto da 'Revelations', e "Change" altro gioiellino della serata. La differenza principale rispetto ai precedenti concerti ai quali abbiamo assistito l'ha fatta la presenza del tastierista (non della formazione originale) che ha permesso di presentare anche le tracce più morbide del loro repertorio, quindi una maggiore varietà di proposte che ha soddisfatto i diversi fan degli albionici; "Asteroid" scatena la folla grazie alla carica e al groove di cui è dotato, l'apoteosi del tribalismo è "The Wait" per la quale si sono scomodati anche i Metallica nel coverizzarla; il set si chiude con "Psyche" dove cantano anche Martin e Paul. Non ci siamo dovuti sgolare più di tanto perché neanche il tempo di un goccio d'acqua e una ripulita dal sudore, che erano di nuovo sul palco, mantenendo sempre la la scia del tribalismo: "Wardance", mentre "Pandemonium", che chiude il concerto, è il brano più organico dell'intero set con una batteria triggerata in grande spolvero. Commento finale: felicissimi di essere stati smentiti da premonizioni infauste e dai ricordi delle precedenti esibizioni. Set list: -Love Like Blood -Requiem -European Super State -Sun Goes Down -Rapture -Fema Camp -Pole Shift -Chop Chop -Change -Bloodsport -Primobile -Asteroid -The Great Cull -Corporate Elect -The Wait -Psyche Bis: -Wardance -Pandemonium

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