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JOE SATRIANI

Impressionante! Non avevo mai visto il nuovo, enorme, Live club sold out e sinceramente non contavo di vederlo neppure per Joe Satriani, personaggio dall’indiscusso valore artistico ma tutto sommato un tantino di nicchia e non per il grande pubblico, ma tant'è e stasera il locale di Trezzo è completamente esaurito per l’unica data italiana del virtuoso chitarrista italo-americano, coi bagarini felici di fare affari d’oro con i fans che si sono mossi in ritardo nell’acquisto dei biglietti. Supporting act per la serata nientemeno che i Blaze, band che, da sempre, è, se non garanzia di qualità, quantomeno di quantità. Ed è un set energico e generosissimo quello offerto dalla formazione, che come sempre, alterna gli hits del periodo Blaze degli Iron Maiden (a sorpresa è stata eseguita anche ”Lord Of The Flies”, bellissimo pezzo che anche la band di Steve Harris ha riscoperto dal tour di ‘Dance Of Death’) ai pezzi provenienti dai tre albums già editi, ‘Silicon Messiah’, ‘Tenth Dimension’ e ‘Blood And Belief’, più alcuni estratti in anteprima dal nuovo lavoro in uscita, ‘The Man Who Would Not Die’. Esibizione energica, violenta, con un Blaze attivissimo e sempre in movimento, supportato a meraviglia dalla line-up completamente rinnovata, ed esibizione a sorpresa apprezzata da quasi tutti i presenti, per la maggior parte non metallari. Ore 21.30, è l’ora che tutti aspettano, e Joe Satriani sale sulle assi del locale, accompagnato dalla sua band sulle note di ”I Just Wanna Rock”, singolo di notevole impatto del nuovo album da studio, ‘Professor Satchafunkilus And The Musterion Of Rock’. Joe, occhiali da sole sul naso, T-shirt nera ed Ibanez JS rossa saldamente impugnata, supportato da un grandioso schermo montato alle spalle della band sul quale le immagini a tema scorrono di continuo, si presenta al pubblico come Giuseppe Satriani e prosegue con la setlist all’insegna di ”Overdriver” e ”Satch Bolgie”. Il nuovo album fa la parte del leone nella scaletta, e da questo lavoro, oltre alle due songs di apertura, vengono estratte anche ”Musterion”, ”Revelation”, ”Diddle-y-a-Doo-Dat”, la splendida ”Andalusia”, e ”Ghosts”, quest’ultima disponibile solamente per il download, ma non mancano certamente i classici, e nella setlist trovano spazio pezzi memorabili come la già citata “Satch Boogie”, “Ice 9”, ”Flying In A Blue Dream” e “Surfing With The Alien”, ed ancora ”Time Machine”, e la sempre emozionante ”Crying”, che il pubblico ascolta concentrato ed in silenzio; il pubblico è rapito ed ammaliato dalle note che Joe estrapola con maestria dalla sua chitarra, e partecipa con entusiasmo, rispondendo con boati ad ogni posa plastica del chitarrista. Prima dei bis arriva anche il momento del bassista Stu Hamm, che propone un solo davvero convincente, al quale segue una sorpresa incredibile, ovvero l’ingresso onstage della iena Paolo Kessisoglu, che armato di una Gibson Les Paul nera, si è unisce alla band come chitarra ritmica. Il trittico di songs "Crowd Chant", ”Going Down” e "Summer Song" chiude al meglio un concerto davvero convincente, decisamente apprezzato dal pubblico che se n'è andato felice e soddisfatto, nella speranza di un rapido ritorno sul suolo italiano del chitarrista italo-americano.

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